Tecnologia

Cibo a domicilio, Just Eat compra Pizzabo: «In Italia mercato da 2…

  • Abbonati
  • Accedi
STARTUP

Cibo a domicilio, Just Eat compra Pizzabo: «In Italia mercato da 2 miliardi»

Just Eat continua il suo percorso di espansione tramite acquisizioni di startup nel campo della consegna di cibo a domicilio. E per la seconda volta in pochi mesi la strategia passa dall’Italia. Nei mesi scorsi l’azienda nata in Danimarca nel 2001, trasferita a Londra nel 2006 e quotata alla Borsa britannica dal 2014 (ai tempi era valutata 2,4 miliardi di dollari, oggi sono 3,7) aveva comprato Clicca e Mangia a Milano e DeliveRex a Roma. «L’operazione di oggi è più importante ed è un passo avanti per il consolidamento del mercato» spiega al Sole 24 Ore Daniele Contini, Country Manager di Just Eat in Italia. L’acquisizione riguarda HelloFood Italia e PizzaBo, due marchi diversi di proprietà di Rocket Internet e integrati nel servizio.

Rocket Internet - holding berlinese quotata alla Borsa di Francoforte - aveva rilevato Pizzabo a inizio 2015. Si tratta di una startup bolognese fondata da ragazzi fuorisede che a suo tempo aveva fatto molto discutere per la cifra dell’operazione: 51 milioni e 272mila euro (il dato si evince dalla novestrale 2015 di Rocket Internet). Sulla singola acquisizione odierna non si hanno dettagli, ma rientra in un più vasto take over di servizi di consegna online da Rocket Internet e foodpanda: oltre all’Italia ci sono Spagna (La Nevera Roja), Brasile (hellofood Brazil) e Messico (hellofood Mexico).

L’acquisizione delle quattro attività si chiude per un importo pari a 125 milioni di euro. «Posso dire che l’Italia è uno dei mercati più importanti per Just Eat, investiamo molto - continua Contini -. Valutiamo che Italia e Spagna, insieme, possano valere il 70% del Regno Unito, nostro primo mercato». Nello specifico, «il food delivery in Italia ha una potenzialità di 2 miliardi di euro, tenendo conto che il digitale ha ancora ampi margini di sviluppo».

Su Just Eat già oggi è possibile ordinare da 3500 ristoranti in varie città italiane. Conta una cinquantina di dipendenti, all’incirca lo stesso numero di PizzaBo. «Ci saranno innanzitutto sinergie di marketing, di talenti e operative. L’obiettivo è avvicinare la profittabilità dopo gli importanti investimenti che nel Paese vanno avanti dal 2001» conclude Contini, secondo cui il grande valore di Pizzabo (la valutazione ha sorpreso non poco gli addetti ai lavori) è legato al fatto di «aver creato un mercato dove non c’era». Contatti con i ristoranti, fidelizzazione con i clienti.

Just Eat si aspetta che l’acquisizione delle quattro realtà, al netto dei costi una tantum relativi alla transazione e per l'integrazione, porterà ad un miglioramento dell'adjusted Eps per l'anno fiscale 2016 e un Ebitda 2017 migliore per 5 milioni di sterline. Sono attesi ulteriori sinergie e miglioramenti dei margini con miglioramenti all'Ebitda nell'ordine di 10 milioni di sterline l'anno nel 2018.

È molto probabile che i tedeschi nella vendita abbia incassato una perdita, ma hanno guadagnato in Borsa sia Rocket Internet (+10,38%) che Just Eat (+5,4%). A convincere il mercato sarebbe lo scenario più chiaro e meno competitivo: i tedeschi si concentrano sui Paesi emergenti, mentre gli inglesi sull'Europa continentale.

«Nel medio termine i due servizi resteranno distinti, in futuro è presto per dirlo – spiega Christian Sarcuni, 29 anni, fondatore e ora ad di PizzaBo -. Siamo stati valutati molto perché il nostro fatturato è sbilanciato rispetto alla dimensione aziendale, inoltre abbiamo previsioni di raddoppiare il business anno su anno. Nel 2015 abbiamo consegnato più di 3 milioni di pizze».

© Riproduzione riservata