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Dossier Aumento di capitale da 8 milioni per Instapartners: una cordata di top…

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    Dossier | N. 221 articoliPiù start-up con il Sole

    Aumento di capitale da 8 milioni per Instapartners: una cordata di top investors per la startup del “digital lending”

    • –di G.Rus

    Chiamarlo un importante round di finanziamento è forse riduttivo. La chiusura di un aumento di capitale da otto milioni di euro non solo rappresenta una cifra “non ordinaria” per il mondo delle startup italiane (siamo ai primi posti in Europa per investimenti da parte di venture capital e business angel precedenti al lancio di un prodotto) ma registra l'entrata in campo di nomi altisonanti dell'imprenditoria e della finanza. Al round di finanziamento, al fianco del fondatore e Ceo di InstaPartners, Ignazio Rocco di Torrepadula, hanno partecipato infatti Alessandro e Mauro Benetton, Paolo Merloni, il chairman di Boston Consulting Group Hans Paul Burkner, Lorenzo Pelliccioli (amministratore delegato del gruppo De Agostini e consigliere d'amministrazione di Generali), la famiglia Venesio (proprietaria di Banca del Piemonte), il partner di Anthilia Sgr Giovanni Landi e i partner di Tikehau Capital, tra cui Jean Pierre Mustier, ex capo dell'investment banking di Unicredit.

    Una cordata di investitori di primo livello, dunque, per una società (nata nel 2015) che ha in cantiere il varo di un nuovo prodotto digitale per offrire credito alla piccola e media impresa e che sta attendendo di ricevere dalla Banca d'Italia le autorizzazioni necessarie per operare. L'obiettivo, come ha spiegato il Ceo in una nota, è quello di garantire, da una parte, un canale di finanziamento addizionale e di semplice accesso alle Pmi italiane e, dall'altra, di aprire un'opportunità di investimento nuova ai gestori del risparmio.
    Il modello di erogazione dei finanziamenti alle imprese è già stato definito e si basa su tre step ben definiti: l'acquisto di fatture commerciali, la cartolarizzazione del credito e la vendita dei titoli derivanti dall'operazione ad investitori istituzionali, sotto forma di investimenti con durata di circa tre mesi e con un rapporto fra rendimento e rischio superiore alle possibilità oggi offerte dal mercato. L'idea innovativa di InstaPartners, in poche parole, sta nel connettere le Pmi ai mercati dei capitali seguendo una pratica già diffusa nel Regno Unito e negli Usa.

    La startup promette di rispondere nell'arco di una sola ora all'imprenditore che utilizzerà la nuova piattaforma di “digital lending” ed erogherà prestiti tra 10 e 500mila euro, a tassi più bassi di quelli delle banche. Il rischio di credito viene calcolato in tempi brevissimi utilizzando le fonti pubbliche di informazione finanziaria e societaria (Crif e Cerved) mentre i dati di bilancio dell'impresa richiedente vengono analizzati da un sistema proprietario che ha il compito di rilevare l'eventuale presenza di protesti a carico del titolare.

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