Gli amanti dei libri che bazzicano la rete conoscono sicuramente Anobii, la piattaforma di social reading capace di mettere in contatto milioni di utenti legati dalla passione per la lettura. Fino a qualche anno fa, cioè prima che Facebook e gli altri social inglobassero ogni settore, Anobii era un titano. Era tutto il lato social dell'editoria su Internet. Poi, come detto, tutto finì nel calderone dei colossi californiani e Anobii diventò in fretta un canale per i veri affezionati, mantenendo comunque circa 300 mila utenti in Italia (Paese dove Anobii è più diffuso). Per questo, quasi due anni fa (era l'11 marzo 2014), Mondadori decise di staccare un assegno importante e di acquisire la società nata nel 2006 a Hong Kong da un'idea di Greg Sung. Da Segrate, ufficializzarono l'acquisto della piattaforma con un Tweet. Mondadori decise di porsi un obiettivo ben preciso: rilanciare il social network nativo dell'editoria e trarne dei benefici in futuro.
In realtà, però, in questi due anni di Anobii si è saputo ben poco (ciò nonostante la piattaforma ha continuano a far registrare numeri interessanti, con un bel +12% di utenti nel 2015 rispetto all'anno precedente, ndr). Così fino a ieri, giorno in cui è stata rilasciata la nuova App che sembra un buon punto di inizio. A presentare il lavoro ci hanno pensato Edoardo Brugnatelli e Riccardo Felicioli, che sono i responsabili dell'iniziativa. Obiettivo dichiarato: puntare all'aumento degli utenti mobile. Perché che il mobile sia grimaldello – anche per l'editoria – è ormai chiaro. E siccome Anobii è stata fin qui una piattaforma legata molto agli accessi da desktop, con la nuova App si cercherà di invertire la tendenza, magari andando a scardinare il pubblico dei nativi digitali.
La nuova applicazione – gratuita e disponibile sia per iOS che per Android – è ben fatta (ma ancora migliorabile), e punta molto sull'aspetto social. Quasi a voler dire: se Facebook ci ruba spazio, allora riprendiamocelo sfruttandolo. Grazie all'App sarà più semplice coinvolgere gli utenti in iniziative editoriali, perché tutto sarà a portata di smartphone. Ma soprattutto sarà molto più semplice “profilare” gli utenti, conoscendo i loro gusti e le loro abitudini grazie a milioni di “stelline” e recensioni. Inutile dire che se Anobii nel mobile ritroverà lo sprint di qualche anno fa, per Mondadori sarà un vantaggio importante. Sia per quanto riguarda i libri prodotti dalla casa editrice di Segrate, sia per ciò che concerne il business librario dei suoi punti fisici dislocati in tutta Italia. I numeri di partenza sono enormi. Secondo i dati forniti da Riccardo Felicioli, oggi Anobii conta più o meno 25mila visite al giorno per un tempo di permanenza medio di 7 minuti. La missione mobile è iniziata.
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