Sono ormai pronti tutti i primi tasselli fondamentali per l'ecosistema della realtà virtuale, “nuova piattaforma tecnologica”. come l'ha chiamata ieri Mark Zuckerberg, fondatore di Facebook, al Mobile World Congress di Barcellona.
Alla fiera di elettronica sono arrivati infatti annunci molto attesi di visori come l'Htc Vive, annunciato a 799 dollari, e Lg 360 Vr, ma anche di videocamere per produrre contenuti per la realtà virtuale, di LG e Samsung (che a fine 2015 ha anche lanciato la nuova versione del proprio visore, a 129 euro). In arrivo anche l'Oculus Rift (699 euro), di un'azienda controllata da Facebook e che collabora con Samsung per questi prodotti.
Ultimo tassello, Google, che sta per lanciare una seconda versione del proprio visore: non più di cartone ma di plastica, ma comunque dovrebbe restare molto più economico dei rivali. L'annuncio più corposo ad oggi è quello di Htc, il cui kit è il più costoso perché più ricco. Non solo un visore, che va collegato a un computer potete- come l'Oculus; ma anche due speciali controller che fanno le veci delle nostre mani durante l'esperienza nella realtà virtuale e sensori che ne delimitano l'ambiente. L'Htc vice infatti è ad oggi la sola realtà virtuale che ci consenta di camminare. I sensori ci avvisano quando stiamo per uscire dall'ambiente e ci impediscono di sbattere sugli oggetti fisici.
Le app di Htc Vive. E' incluso anche Vive Phone Services, per ricevere e rispondere alle chiamate in arrivo, visualizzare messaggi, inviare veloci risposte e controllare l'agenda direttamente attraverso il casco. Sono 40 le “esperienze” disponibili già al lancio e due sono incluse nel kit in vendita. Job Simulator: The 2050 Archives, di Owlchemy Labs: in un simpatico mondo futuristico dove i robot hanno ormai preso il posto degli esseri umani in ogni attività di produzione, con ‘Job Simulator' si può sperimentare il vecchio significato della parola “lavorare”. Fantastic Contraption, di Northway Games: in questa esperienza VR si può immaginare di camminare su una verde isola che galleggia nel cielo, costruire una macchina grande quanto un cavallo con le proprie mani e poi vederla muoversi nello spazio.
La strategia di Htc. Htc sta lavorando con gli sviluppatori per creare contenuti che spazieranno in diversi settori, dall'entertainment alle vendite, l'istruzione, il design, la sanità e l'automotive.
“Fin dall'inizio Htv, azienda pioniera di moltissime tecnologie rivoluzionarie, è stata in prima linea nello sviluppo della realtà virtuale con Vive”, ha commentato Cher Wang, Presidentessa e Ceo di Htc. “Fin dall'annuncio di Vive l'anno scorso, abbiamo lavorato instancabilmente con Valve per proporre la migliore esperienza VR sul mercato, abbiamo vinto diversi premi e ricevuto lodi dai media, dai consumatori e dall'industria. Con la consumer edition di Vive possiamo finalmente realizzare il nostro desiderio; portarlo nelle abitazioni per far sperimentare alle persone la portata dell'immersione in una realtà virtuale che accende l'immaginazione e cambia radicalmente il modo di vedere il mondo”.
Le date e i lanci. Il kit di Htc, prodotto con Valve, arriva il primo aprile. Da marzo il visore Oculus, con il controller incluso.
Già disponibile quello di Samsung che funziona in abbinamento con i Galaxy S6, S7 e Note4, i quali vanno inseriti all'interno del visore. Va collegato con cavo agli LG G5, invece, il visore LG Vr, a un prezzo e disponibilità ancora non comunicati.
Il cavo è una scomodità da una parte, ma dall'altra riduce il peso che dobbiamo portare sulla testa. Nella nostra prova, il nuovo visore di Samsung ha una ergonomia migliorata, ma fa sentire il suo peso, riducendo un po’ l'illusione.
Non solo contenuti, visori e controller. L'ecosistema della realtà virtuale si completa con prodotti che consentano a tutti (o quasi) di creare video per la realtà virtuale. E' il caso delle telecamere di Lg e Samsung, a un prezzo ancora sconosciuto (indiscrezioni dicono che quest'ultima sarà a partire da 399 euro). L'alba degli user generated content virtuali? Chissà: forse è ancora presto, ma i produttori (e Zuckerberg) ci credono che possa essere l'inizio di una piattaforma a tutto tondo per le nostre esperienze digitali.
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