Tecnologia

La tecnologia che fa bene alla salute

  • Abbonati
  • Accedi
sondaggio europeo

La tecnologia che fa bene alla salute

La digitalizzazione della sanità sta conoscendo una nuova stagione. Smartphone, tablet, social media, big data e open data, hanno cambiato la nostra vita quotidiana in ogni suo aspetto, compreso il nostro modo di essere pazienti: lo sviluppo di piattaforme e di sistemi di sanità digitale permette di migliorare l'erogazione delle prestazioni, l'amministrazione e la gestione dell'intero sistema sanitario.

L'adozione delle cartelle cliniche elettroniche (Ehr, Electronics health record) fornisce informazioni in tempo reale a medici, infermieri e altri operatori sanitari, che possono così prendere decisioni migliori e fare diagnosi più rapide e accurate. Un'altra innovazione in campo sanitario è quella dei big data: la loro analisi sarà una componente molto importante e sempre più integrata nel prossimo futuro. Ma la conoscenza dei dati dovrà essere accompagnata anche da una corretta capacità e consapevolezza del paziente in relazione alla propria salute. Il concetto di “patient empowerment” rappresenta come gli altri un obiettivo fondamentale.

La Mobile health, ovvero la medicina supportata da app, offre l'opportunità di un quotidiano controllo del proprio stato di salute per avviare e mantenere un corretto stile di vita, grazie anche alla facilità di accesso e ai costi contenuti. Ma online ci sono anche corsi e comunità che facilitano contatti, diffondono informazioni, offrono sostegno e motivazione. E per scegliere tra le molte opzioni disponibili e capire se i dati sanitari degli utenti vengono memorizzati e utilizzati in modo sicuro e nel rispetto della privacy, il ruolo svolto dagli operatori sanitari e dalle organizzazioni della società civile è indispensabile.

Se si vuole sfruttare il grande potenziale della tecnologia per migliorare la situazione sanitaria, quindi, non abbiamo bisogno solo di progressi tecnologici: l'innovazione sociale è molto importante per coinvolgere e responsabilizzare cittadini e pazienti, per favorire la collaborazione tra le diverse discipline e promuovere approcci integrati per la salute e l'assistenza sociale.

La “cura digitale” per gestire le condizioni di salute e i sistemi sanitari potrebbero migliorare sensibilmente anche la vita di chi convive con una malattia cronica, oltre ad aiutare a prevenire la sua insorgenza. Tuttavia, gli investimenti in ricerca e innovazione - compresa l'innovazione sociale - è ancora basso in Europa, che si trova a dover superare anche altri ostacoli come la mancanza di fiducia e di coordinamento tra gli attori coinvolti nei processi di ricerca e innovazione, la mancanza di un sistema di brevetto unificato europeo a quella di trasferimento tecnologico.

È possibile invertire questa situazione? Dateci il vostro parere rispondendo al secondo sondaggio REIsearch, promosso da Atomium, che trovate a questo link.

© Riproduzione riservata