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Dossier Le startup della moda? E-commerce oltre 1,5 miliardi in Italia

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    Dossier | N. 221 articoliPiù start-up con il Sole

    Le startup della moda? E-commerce oltre 1,5 miliardi in Italia

    Un formicaio di dieci mila iniziative specializzate tra Dotcom e operatori multicanale. Questa la realtà dell’insieme dei siti del settore abbigliamento in Italia, che va dalle boutique multibrand agli artigiani degli accessori passando per le vetrine online delle grandi griffe. Un sistema che si muove a più livelli e non in modo omogeneo e che ha visto le startup innovative nell’ecommerce raccogliere poco più di 7,54 milioni di euro.
    D’altra parte i numeri dell’abbigliamento nell’ecommerce iniziano a essere sempre più interessanti. Il comparto è fra quelli che hanno un peso maggiore in Italia: dopo l’elettronica e l’informatica con 2,212 miliardi di fatturato (pari al 13% del totale), si piazza infatti l’abbigliamento con 1,512 miliardi e con un’incidenza del 9% sui consumi online. Non solo. L’abbiagliamento presenta tassi di crescita a doppia cifra: lo scorso anno i ricavi sono cresciuti del 19% con un +236 milioni rispetto all’anno precedente. A trainare il mercato, neanche a dirlo, sono i big e fra questi svetta l’italiana Yoox Net-a-Porter, primo unicorno italiano con una capitalizzazione da 3,34 miliardi a Piazza Affari. E se per unicorno si intende una società tecnologica con una una valutazione oltre il miliardo e che sia nata e cresciuta col fundraising, la Yoox di Federico Marchetti ci rientra a pieno titolo: nata in un garage a Casalecchio di Reno (Bologna), si è sviluppata grazie all’investimento del fondo di venture capital di Elserino Piol, che investì 25 milioni nel 2000.

    Ma ci sono nuove “Yoox” agli albori in Italia? Per l’Osservatorio Startup Hi-Tech del Politecnico di Milano sono nove le società degne di nota attualmente: fra le altre le piattaforme PrivateGriffe per la compravendita di abiti usati, Drexcode per il noleggio di abiti e accessori di lusso, Velasca per l’acquisto di scarpe artigianali e Family Nation di prodotti per bimbi. A queste va aggiunta T8 Remidi che ha ricevuto a metà febbraio il premio Gran Prix Award al Weareable Festival di Parigi, organizzato da Showroomprivé. La startup italiana, che ha il brevetto di un guanto sensorizzato e un bracciale che permettono all’utente di suonare su qualsiasi superficie, nel novembre scorso si è aggiudicata anche uno dei tre premi corporate, pari a 50mila euro, del Premio Gaetano Marzotto 2015.
    Il settore è effervescente anche a livello internazionale e le startupper in questo ambito giocano un ruolo chiave. Gulnaz Khusainova, 27 anni di Mosca, ha fondato e dirige da Copenaghen EasySize, un sito che supporta a scegliere la giusta taglia nello shopping di abiti online Mentre Caroline Walerud, 25 anni, invece ha dato la svedese Volumental, che offre ai clienti la possibilità di scannerizzare in 3D i piedi comodamente da casa per poter comprare le scarpe online. Sono solo due esempi delle opportunità che il comparto offre ancora. Servizi a complemento dell’attività di shopping, che sostituiscono la personal shopper al punto da far apparire datato il film di Olivier Assayas con Kristen Stewart di prossima uscita.

    startup@ilsole24ore.com

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