Sono tornati, finalmente. Tre astronauti della Stazione Spaziale Internazionale, Iss, sono atterrati stanotte alle 1:42 ora italiana in Kazakistan, come previsto. Niente di eccezionale, oramai i turni di sei mesi sono normali e partenze e atterraggi dalla ISS sono normali, ma questa volta c'è qualcosa di particolare che val la pena di far notare.
Due dei tre astronauti ritornati sul nostro pianeta oggi, l'americano Scott Kelly e il russo Mikhail Kornienko, sono stati sulla Iss per un anno, 340 giorni per la precisione. Come sempre in questi casi appena atterrati sono stati sostanzialmente estratti dalla sacrificatissima capsula spaziale russa, la Vostok, che li ha riportati al suolo, presi in braccio e adagiati su speciali sedie, tipo lettino per prendere il sole. I loro muscoli e le ossa infatti, dopo un anno di assenza di peso, debbono essere trattati con la massima cura perché molto indeboliti, nonostante il programma di attività fisica intensa cui sono sottoposti gli astronauti durane la permanenza nella Iss.
Un anno nello spazio è tanto, anche se non è il record, tuttora detenuto dagli e dalle astronaute della vecchia stazione spaziale russa Mir di 20 anni fa, ma questa volta c'è un motivo di particolare interesse. Scott Kelly infatti ha un gemello identico che è rimasto sulla Terra in questo periodo. I due sono stati continuamente monitorati in questi ultimi 340 giorni e anzi sono stati studiati per un anno anche prima del volo, per verificare il loro stato di salute e capire se e in cosa si differenziano. Ora saranno studiati per un altro anno. L'occasione è infatti troppo ghiotta, da non perdere per verificare se e come si sono evoluti in modo diverso i corpi dei due gemelli in questi 340 giorni, una prova mai compiuta prima.
Per quanto riguarda gli astronauti presi come singole persone, sia l'americano che il russo, ora si stabilirà come si sentono, come reagiscono e se le loro capacità mentali sono variate con questo lungo periodo nella Iss. Non è solo la mancanza di peso, ma anche l'ambiente angusto, la costante visione della Terra, l'alternarsi continuo di albe e tramonti nei 90 minuti in cui la Stazione compie un giro attorno alla Terra. Ci sono stati cambiamenti nella loro capacità di orientarsi e muoversi? Hanno problemi con la circolazione sanguigna, dato che il cuore per un anno è stato molto favorito nel suo compito dal fatto che il sangue, in orbita, non pesa nulla, mentre qui al suolo andiamo sul chilogrammo al litro, e ne abbiamo vari litri in circolo. Questi sono solo alcuni dei problemi medici e psicologici, ma qui abbiamo la possibilità di un confronto, col gemello rimasto a terra, quasi un doppio check: i geni dei due fratelli, i cromosomi, in ultima istanza il Dna ha subito cambiamenti? Il sistema immunitario, dal confronto fra i due, come ne esce, forse è indebolito dalla permanenza nello spazio?
Nel corso dell'ultimo anno, Kelly e Kornienko hanno visto arrivare e ripartire altri 13 astronauti e Kelly ha fatto il fotografo, inviando bellissime immagini della Terra, il giardiniere, coltivando verdure “spaziali” e zinnie in assenza di peso, è uscito 3 volte dalla Stazione per missioni di manutenzione e ha lavorato su molti dei quasi 400 esperimenti scientifici in atto nella Iss.
Ha portato indietro dei semi dalla Stazione, saranno distribuiti a varie scuole americane perché i ragazzi possano coltivare fiori e verdure e capire se i semi che sono stati nello spazio, anche loro, crescono in modo diverso da quelli terrestri. Tutto utilissimo, in definitiva, per accumulare esperienza per il lungo viaggio, e magari soggiorno, dell'uomo su Marte.
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