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Dossier Startup della sharing economy: Guide Me Right verso il primo round

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    Startup della sharing economy: Guide Me Right verso il primo round

    La filiera del turismo? Si crea in condivisione. Guide Me Right è la comunità online che consente ai suoi utenti di rintracciare “esperienze autentiche” nelle località italiane grazie alle proposte di una rete interna di esperti (local friend). Lanciata nel 2014 da un nucleo di tre fondatori, la startup è cresciuta fino a contare 15mila iscritti e 1.600 esperienze proposte dai 650 utenti in 500 località italiane. Il funzionamento è simile a quello di una guida interattiva: all'utente basta digitare una meta nazionale per accedere a un ventaglio di proposte che va dalle degustazioni di vino ai corsi di fotografia. Il prezzo può essere concordato o calcolato in automatico in base ai feedback del proponente, con una commissione del 20% che rappresenta la fonte di guadagno della startup.

    Le prime transazioni sono iniziate proprio l'anno scorso, con la conclusione di più di 800 esperienze. Il fatturato è ancora basso (5mila euro), ma il progetto è di raggiungere altri numeri sulla spinta di nuove applicazioni. Luca Sini, uno dei tre fondatori della società, ne anticipa alcune: «Nelle ultime settimane ci stiamo focalizzando sulla qualità della nostra offerta in maniera da poter distribuire una sezione “premium” delle nostre esperienze anche tramite operatori turistici come tour operator e agenzie di viaggio» dice, annunciando che «ci saranno altre novità» per rafforzare il servizio.

    Guide Me Right ha raccolto fino ad oggi un totale di 250mila euro con premi e grant di livello nazionale ed europeo, dal voucher Startup promosso da Sardegna Ricerche alla vincita a Londra della call Urban life&Mobility promossa da Eit Ict Labs. Senza contare gli interessamenti dei business angel e la selezione in un programma di accelerazione europeo, Flware. La prossima tappa è un round di finanziamento, avviato con l'investimento di un fondo sardo e integrato da bandi promossi su scala regionale nella stessa isola. Non sono ancora noti tutti i dettagli, ma Sini spiega che la startup è già «in contatto con una serie di fondi e/o gruppi di investimento più o meno istituzionalizzati per chiudere il round». Gli investimenti saranno destinati agli stessi target fissati finora: consolidamento sul mercato italiano e sviluppo tecnologico. «Abbiamo intrapreso vari test, focalizzandoci su Sardegna e Lombardia – dice Sini - Oggi siamo pronti per lanciare una campagna di marketing che ci faccia conoscere meglio in tutta Italia ma soprattutto ai turisti che decidono di visitare il nostro paese».

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