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L’Italia premierà l’insegnante migliore: istituito il premio nazionale

Il ministro dell'Istruzione Stefania Giannini
Il ministro dell'Istruzione Stefania Giannini

L’Italia sceglierà ogni anno il professore migliore, o meglio un team di insgenanti da proporre come modello per innovazione e passione a una scuola in grande trasformazione, per sottolineare la centralità della figura del docente nell nuova società della conoscenza. Ad annunciarlo al Forum dell'istruzione di Dubai, dove ieri è stato assegnato il “Nobel della scuola”, è stato il ministro dell'Istruzione Stefania Giannini, intervenuta via video per spiegare, tra l'altro, l’istituzione di un premio nazionale degli insegnanti per designare il docente migliore, capace di trasmettere il sapere e la passione per lo studio ai suoi studenti in maniera innovativa, a dispetto delle difficoltà e della scarsità di mezzi.

“Gli insegnanti hanno un ruolo determinante. Il loro compito è la missione più speciale: quella di educare le nuove generazioni a contribuire ad una società migliore”, ha spiegato il ministro Giannini.

Le candidature, proposte da altri professori, dalle famiglie o dagli studenti, saranno aperte a breve, in primavera. Una commissione indipendente sceglierà i cinque vincitori che riceveranno un premio monetario (50mila euro al vincitore assoluto, 30mila agli altri quattro), da utilizzare per progetti da realizzare nelle loro scuole.

Il premio – ha annunciato il ministro – si collegherà ai principi della Buona Scuola: “l'innovazione didattica, la valutazione, la premialità, la necessità di una formazione continua, che è un diritto più che un dovere di tutti coloro che entrano in classe ogni mattina e che hanno nelle loro mani la responsabilità di accompagnare il processo di crescita non solo culturale, ma soprattutto interiore di quelli che diventeranno i cittadini di domani”.

Il premio nazionale nasce dal memorandum di intenti siglato con la Varkey Foundation, organizzazione non-profit ideatrice del Global Teacher Prize, assegnato ieri alla giovane palestinese Hana al Hroub, che quest'anno ha avuto fra i cinquanta finalisti anche l’italiana Barbara Riccardi. Il premio italiano, come quello internazionale, ha lo scopo principale di accendere i riflettori sulla figura del docente e sul suo ruolo strategico nella società contemporanea.

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