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Addio password, Amazon ci farà pagare con un selfie

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Addio password, Amazon ci farà pagare con un selfie

Dopo il “Selfie pay” di Mastercard avremo anche quello di Amazon? La possibilità, stando alle ultime novità che arrivano d'Oltreoceano, è tutt'altro che remota. Del progetto a firma di uno dei più grandi circuiti al mondo per le carte di credito abbiamo scritto di recente (vedi l'articolo), spiegando come il nuovo sistema “contact less” per i pagamenti online sia già stato testato in Olanda e Stati Uniti e come in estate questo dovrebbe rendersi disponibile anche in Italia.

Dove sta la componente “innovativa” del servizio? Presto detto: nella possibilità di perfezionare un acquisto senza ricorrere ad alcun codice Pin o password per abilitare la transazione bensì scattando un selfie.

Stop a password e username
L'idea di ricorrere all'auto scatto per fare shopping, a quanto sembra, deve aver stuzzicato parecchio anche Amazon, tanto che il colosso dell'e-commerce ha depositato allo Us Patent & Trademark Office la richiesta di brevetto per una tecnologia che consente di autenticare un utente tramite foto o brevi video, per poi autorizzare una transazione in denaro.

Si tratta sostanzialmente di una particolare declinazione del principio del riconoscimento biometrico che ha trovato applicazione attraverso i lettori di impronte digitali integrati sugli smartphone (gli iPhone e i Galaxy di Samsung) o le fotocamere 3D montate sui computer (come la RealSense di Intel). A tutti gli effetti parliamo di un'alternativa ai tradizionali sistemi di autenticazione gestiti con username e password e a quelli, in pancia a Google con l'app Hands Free, che sfruttano la tecnologia di riconoscimento vocale per presentarsi alla cassa di un negozio o ristorante senza portafogli.

Foto e brevi video per pagare in cassa
Il brevetto di Amazon, da quanto si legge nel documento presentato all'ufficio brevetti (non ci sono commenti della società al riguardo), prevede l'autorizzazione del pagamento attraverso un processo di autenticazione innescato dalla fotocamera dello smartphone e del tablet e di altri device digitali come notebook, lettori di ebook e anche console di gioco. Con una foto o un breve filmato, insomma, il sistema verifica sia le corrispondenze biometriche (la fisionomia della persona deve corrispondere a quella dell'utente associato all'applicazione e tali dati vengono processati da software di comparazione che operano sull'immagine dell'utente archiviata in cloud) sia il fatto che si tratti di un “essere vivente” e non di una fotografia.

Il sistema di autenticazione
Le modalità di riconoscimento sono probabilmente il “punto critico” della soluzione sviluppata da Amazon. A chi vorrà usare il pagamento con i selfie potrebbe essere infatti chiesto di eseguire alcuni movimenti per sbloccare l'autenticazione e non è escluso il ricorso a telecamere a infrarossi o fotocamere con sensori termici per verificare l'effettiva presenza di un uomo o una donna in carne e ossa. Il brevetto in attesa di approvazione, a conferma dell'interesse di Amazon in questo campo, è collegato a un'altra tecnologia depositata dalla società di Seattle al Patent & Trademark Office e relativa a un sistema di riconoscimento facciale tramite foto o video senza procedure di pagamento associate.

(G.Rus)

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