
Oltre 20 anni di carriera tra digitale, startup e investimenti. Con un occhio di riguardo per tutto ciò che innova. Gianluca Dettori lancia Primo Miglio, fondo di ventur capital in attesa di autorizzazione dalla Banca d'Italia e punta «a una raccolta da 50 milioni di euro».
Il Fondo italiano d'investimento è intenzionato a mettere sul piatto «diversi milioni di euro» per un progetto che rinnova le esperienze già affrontate dal manager: scouting, formazione e accelerazione per iniziative che gravitano nel circuito dell'economia digitale. A marzo il fondo dei fondi ha annunciato l'investimento nei primi quattro progetti per un valore complessivo di 50 milioni di euro ( Caravella, Stark Ventures One, Innogest Capital II e Primo Miglio).
Dettori ha creato nel 1999 Vitaminic, pioniere della distribuzione discografica digitale in Europa, prima di lanciare nel 2006 dPixel: una società di investimenti specializzata ancora nel web e divisa tra ricerca di talenti, training di imprese (come per il programma Barcamper), corporate innovation (innovazione tecnologica delle società) e servizi di consulenza. Primo Miglio continuerà sulla strada già battuta, con l'ambizione di farne un modello per gli investitori affascinati dall'evoluzione innovativa delle aziende italiane: «Vogliamo creare una best practice per il nostro venture capital – dice Dettori - Il cuore dei nostri investimenti resteranno sempre le tecnologie e l'innovazione digitale».
Il focus è netto, ma non esclude incursioni in altri segmenti: fabbricazione digitale, scienze della vita, applicazioni clean&green. Senza trascurare l'interesse per tutte le Pmi che si muovono nel solco dell'industria tradizionale con l'apporto di «competenze digitali e hi tech» ai vecchi schemi di produzione. Lo sfondo è un mercato italiano che resta fragile negli investimenti in innovazione, come certificano i numeri modesti (si legga l'articolo sopra) registrati dai fondi di ventur capital già operativi. Certo: c'è tempo per crescere, se si considera che l'ecosistema italiano è emerso da poco più di 10 anni contro il mezzo secolo di storia vantato da altri scenari. «Qui in Italia il sistema è operativo da un decennio, in Silicon Valley da 50 anni. Siamo giovani, possiamo solo crescere».
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