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Microsoft si allea con R3 per fornire il cloud alla nuova blockchain delle…

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Microsoft si allea con R3 per fornire il cloud alla nuova blockchain delle banche

Finora bastava un accordo tra le prime banche mondiali, poche persone, e si realizzava una sorta di monopolio in termini di come trasferire e gestire il denaro. L’agenda era così settata per le altre banche, e il pubblico si adattava.

La tecnologia blockchain potrebbe diventare un fattore di differenziazione che permette alle banche di trasferire le transazioni con maggiore efficienza, sicurezza, privacy, affidabilità e velocità. Ma è una tecnologia così nuova, così complessa e così incline a rapidi cambiamenti che è difficile prevedere quale forma avrà tra pochi anni.

In questo contesto si inquadra la partnership tra Microsoft e R3, annunciata oggi.

Microsoft non ha bisogno di presentazioni, ma R3 è comparsa da poco tempo sulla scena internazionale e si propone come una nuova società di innovazione tecnologica nel settore finanziario. Nel suo team ci sono imprenditori, esperti di crittografia e valute digitali. R3 opera a New York, Londra e San Francisco per definire, progettare e fornire la nuove generazioni di tecnologie basate su blockchain. R3 guida un consorzio di oltre 40 istituti bancari tra i big mondiali - da Goldman Sachs a Citigroup, da Morgan Stanley a Bank of America (ci sono anche Intesa e Unicredit) - nella ricerca, progettazione, sviluppo, progettazione, test e implementazione della blockchain, la tecnologia che è alla base del bitcoin.

R3 userà i servizi di Microsoft Azure per consentire alle banche e partner del consorzio R3 di sfruttare gli strumenti, servizi e infrastruttura cloud-based. Sono stati già avviati dei test tra i membri del consorzio ospitati su reti private virtuali del cloud pubblico di Microsoft con servizi offerti in modalità “Blockchain as a Service” (BaaS).

Oltre la parte infrastrutturale, ci sono aspetti applicativi molto importanti. Microsoft ha appena annunciato, nell'ultima conferenza a San Francisco, la possibilità per gli sviluppatori di eseguire programmi sulla rete Ethereum. Tali programmi saranno la base degli “smart contracts”, ossia la più grande promessa per l'esecuzione automatica delle transazioni.

È un altro passo verso un mondo disegnato con reti decentralizzate di monete per scambi di informazioni e nuove piattaforme per sviluppo software. La blockchain richiede per sua natura un’evoluzione del software e dell’architettura di rete. Il fatto che le banche si avvicinano, con molti partner, alle nuove tecnologie, aperte e standard, non può che essere una buona notizia per se stesse e per i clienti.

Una volta arrivata la tecnologia blockchain si sono abbassate le barriere, e l'innovazione, come sempre, parte dalla periferia e va verso il centro, per cambiarlo.

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