L'architettura va on line con CoContest, una piattaforma di crowdsourcing dedicata al mondo dell'interior design fondata nel 2013 da Federico Schiano di Pepe, 28 anni, di Roma, insieme al fratello Filippo, 33 anni e ad Alessandro Rossi, 29 anni. Il servizio offerto ha lo scopo di mettere in comunicazione architetti e interior designer da ogni parte del mondo con coloro che hanno la necessità di ristrutturare, arredare, rinnovare e decorare gli interni della propria abitazione, studio, ufficio, esercizio commerciale.
«Ci siamo ispirati ai contest di architettura, ma li abbiamo applicati all'edilizia privata», racconta Federico. In pratica, chi deve intervenire sul proprio immobile si registra sul sito, carica la pianta degli spazi a cui intende mettere mano, fornisce alcune indicazioni sulle proprie esigenze e lancia il contest, stabilendone la durata. Al termine, deciderà qual è il progetto vincitore. La piattaforma conta oltre 35.000 tra architetti e interior designer iscritti provenienti da 90 Paesi del mondo. L'iscrizione come progettista è gratuita, il fruitore dei servizi può scegliere tra diversi pacchetti a seconda delle prestazioni che chiede.
CoContest alla sua nascita è stata scelta e supportata con un primo finanziamento di 50mila euro da Luiss Enlabs, acceleratore di startup nato da una joint venture tra LVenture Group e l'Università Luiss, in collaborazione con Wind. «Dopo sei mesi abbiamo chiuso un altro round di investimento da parte di LVenture pari a 150 milaeuro», prosegue Schiano di Pepe. Dopo altri sei mesi in Cile con un programma governativo dedicato alle startup per attrarre investitori esteri, nell'aprile 2015 CoContest ha partecipato al percorso di accelerazione Batch 13 di 500 Startups in Silicon Valley, da cui ha ricevuto 100mila dollari, e ha aperto una sede negli Stati Uniti. Da quattro componenti il team è passato a tredici.
Nel luglio 2015 Atlante Seed, il fondo di Intesa Sanpaolo focalizzato su investimenti in early stage, ha formalizzato l'investimento in CoContest tramite prestito obbligazionario convertibile. Complessivamente (quindi, considerando tutti gli investitori tra cui Atlante Seed) CoContest ha raccolto 1,5 milioni di dollari tramite convertible note. Oltre ad averci investito direttamente, Intesa Sanpaolo sta collaborando con CoContest attraverso Intesa Sanpaolo Casa, la nuova società d'intermediazione immobiliare del gruppo. »Le nostre previsioni di fatturato per quest'anno sono di oltre 1 milione d euro, ma per ora pensare a una exit ci sembra prematuro», conclude Schiano di Pepe.
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