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Dossier Tre milioni su Sardex la moneta alternativa

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    Dossier | N. 221 articoliPiù start-up con il Sole

    Tre milioni su Sardex la moneta alternativa

    • –di Alb. Mag.

    Sardex, il circuito di credito commerciale nato in Sardegna nel 2009, ha chiuso un round da 3 milioni di euro guidato da Innogest (lead investor), Invitalia Ventures e Banca Sella Holding insieme a Fondazione di Sardegna. Si tratta di un circuito di credito commerciale che permette agli imprenditori di pagare beni e servizi con una moneta complementare, il Sardex, il cui valore convenzionale è un euro ma non è trasformabile in valuta corrente. In pratica, alle aziende viene attribuito un conto corrente digitale attraverso cui scambiano beni e servizi.

    Il finanziamento servirà per consolidare il network e continuare la sua espansione oltre ai confini dell'isola e nel resto del paese. Oggi Sardex veicola un volume di scambi pari a 50 milioni di euro e si regge su una piattaforme di oltre 3mila imprese. Oltre alla Sardegna, il network si è già allargato in otto regioni italiane (Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna, Marche, Abruzzo, Lazio, Molise e Campania) e sta per prendere il via in Umbria e Veneto. Tra gli investitori si registrano anche Nice Group e Melpart di Stefano Meloni, il futuro presidente della società.

    Sardex è nato sette anni fa su iniziativa di un gruppo di fondatori (Gabriele Littera, Piero Sanna, Carlo Mancosu, Giuseppe Littera, Franco Contu) con l'obiettivo di potenziare la capacità produttiva delle aziende locali nel pieno di crisi finanziaria e credit crunch. Come funziona? Grazie a un sistema di conti online e all'omonima moneta digitale, chiamata appunto Sardex, le aziende iscritte alla piattaforma possono “autoalimentarsi” con finanziamenti reciproci e scambio di beni e servizi. Ogni partner matura così dei crediti che potranno essere riscossi nel momento di un determinato bisogno, abbattendo i costi reali per la società.

    La piattaforma veicola una media mensile di transazioni pari all'equivalente di 4 milioni di euro e ha attirato l'attenzione di Commissione europea, Dipartimento di sviluppo delle Nazioni Unite e atenei del calibro di Bocconi, Yale, London School of Economics e Politecnico di Zurigo. L'obiettivo è intensificare la ricerca di innovazione fintech ed esportare il modello Sardex anche sui mercati internazionali.

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