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Keywords Studios acquisisce per 18 milioni di euro l'italiana Synthesis

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Keywords Studios acquisisce per 18 milioni di euro l'italiana Synthesis

Un killer si avvicina al giocatore, gli porge delle munizioni e dice: “Ecco, potrebbe servirti questa rivista”. Un'errata interpretazione può rovinare l'atmosfera di una scena madre, quando il traduttore viene sviato dalla parola “magazine”, che vuol dire anche “caricatore”. Lo sa bene il milanese Luca Reynaud, che con il fratello maggiore Max, ha fatto della traduzione di videogame un business milionario: Synthesis Group, “la società fondata da Max e un altro socio nel 1995”, come racconta lo stesso Luca al Sole 24 Ore, è stata appena acquisita dalla Keywords Studios di Dublino per una cifra di 18 milioni di euro, di cui 10,2 milioni da pagare in contanti. L'azienda irlandese diventa così il leader di mercato, dopo altre acquisizioni passate, tra cui quella di Binari Sonori, che per anni si è contesa il business italiano proprio con Synthesis. “Quando l'avventura è iniziata vent'anni fa, molte traduzioni dei videogiochi in Italia non erano particolarmente accurate, così Max che all'epoca si muoveva nel settore (era direttore della storica testata The Games Machine, ndr.) ed era in contatto con molti distributori, si propose di migliorarle”, spiega Luca.

“Tutto è iniziato in un sottoscala”, ride Luca, ricordando che le grandi imprese tecnologiche non iniziano soltanto nei garage della Silicon Valley. E poi man mano la società si è ampliata: agli esordi si traducevano ancora i manuali di istruzioni, che da tempo sono svaniti per essere assorbiti in forma di tutorial pratici nel videogame, “e la maggior parte dei giochi richiedevano traduzioni minime, mentre nei progetti più impegnativi”, spiega Luca Reynaud “raramente si superavano le 100mila parole ed erano un paio l'anno”. Con l'evoluzione tecnologica che ha introdotto le voci dei personaggi nei videogame e ha reso le avventure interattive molto più complesse e ricche di descrizioni scritte, ma anche col cambiamento del mercato che punta su meno titoli però mastodontici, “i progetti più complessi ora raggiungono i milioni di parole e per dare l'idea della mole di lavoro scherzando ricordo sempre che la Bibbia ne conta 800mila”. È stata proprio l'introduzione delle voci a rappresentare il primo grande cambiamento per Synthesis, che oltre a puntare sulla qualità delle traduzioni, ha iniziato a fornire ai propri clienti anche il doppiaggio in italiano, curando così in qualche modo il comparto artistico. A dare la svolta anche in termini di fatturato e dipendenti è stata però la decisione, agli inizi del 2000, di espandersi oltre i confini italiani: “Prima abbiamo aperto una succursale spagnola”, ricorda Reynaud “seguita poi nel tempo dalle filiali asiatica, tedesca e francese. È stato fondamentale fornire ai nostri clienti il prodotto in più lingue, cercando di mantenere alti i nostri standard di qualità”. Per dare un'idea per Fallout 4, uno dei videogame più attesi della scorsa stagione, Synthesis ha fornito al suo cliente oltre ad italiano, spagnolo, tedesco e francese, anche russo, polacco, messicano e brasiliano.

È stata la fiducia nella possibile espansione del business a rendere la società milanese leader del mercato italiano e in grado di dare lavoro a circa 60 persone in Italia più un centinaio di altre, tra dipendenti e freelance, sparse in giro per il mondo, e di registrare nel 2015 un fatturato di 16,9 milioni di euro, con profitti netti per 2 milioni. “Il segreto per una buona traduzione”, spiega l'imprenditore “è la passione per i videogiochi e per la cultura pop, che permette di capire i riferimenti in frasi che, a chi deve tradurre, arrivano spesso completamente slegate dal contesto e quindi a volte equivocabili”. Ecco perché, nonostante la buona volontà e i test di controllo qualità che, secondo Reynaud “dovrebbero essere di più poiché l'industria non sempre investe abbastanza su questo aspetto”, ogni tanto anche ai migliori possono capitare errori grossolani: “Quando abbiamo lavorato anni addietro su uno degli episodi di Grand Theft Auto, l'esclamazione “nice tank” fu tradotta erroneamente con “bel carro armato!”, perché pensavamo che si riferisse a uno dei veicoli che si potevano guidare nel gioco, mentre la versione corretta era “bella canotta”, riferito alla canottiera che indossa uno dei personaggi”.

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