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Dossier Pbk distribuisce fitofarmaci dal cielo

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    Dossier | N. 221 articoliPiù start-up con il Sole

    Pbk distribuisce fitofarmaci dal cielo

    Quello agricolo è uno dei settori dove l'impiego dei droni sta riscuotendo maggior successo. Ci troviamo davanti a esempi concreti, che vanno al di là delle visioni futuristiche circa i risvolti futuri (come quello delle consegne, per intenderci). In agricoltura i droni sono già una realtà, e il loro utilizzo cresce di mese in mese. In Italia sono diverse le startup che hanno puntato forte su questo settore.

    E fra queste c'è Pbk, startup incubata dall'i3p del Politecnico di Torino che parte senza scossoni finanziari: 10 mila euro di capitale sociale e una donazione di circa 5 mila euro da parte di un sostenitore dell'idea: «Perché il nostro vero investimento – dice il Ceo Roberto Grassi al Sole24Ore – è il nostro tempo». Il loro progetto è quello di utilizzare i droni per la distribuzione di fitofarmaci sui campi. La chiave vincente è la precisione dei droni rispetto ai macchinari usati fin qui. I droni riescono a distribuire in modo decisamente localizzato, riducendo lo spreco di materiale e soprattutto disegnando per bene i confini delle zone interessate, evitando così di contaminare le aree intorno ai campi. «Forti della nostra esperienza decennale nell'ingegneria aerospaziale, - ci dice ancora Grassi - abbiamo da subito adottato una filosofia progettuale di tipo aeronautico per i nostri velivoli, ogni componente che viene acquisito in azienda viene accuratamente verificato ed identificato in maniera univoca in modo da assicurare la tracciabilità al 100%, queste sono solo alcune delle precauzioni che Pbk ha adottato come filosofia aziendale». Questo perché, se da un lato la diffusione dei droni è così capillare, dall'altro - secondo Grassi - «c'è un aumento della disponibilità sul mercato di personale e macchine con scarse caratteristiche di preparazione e di affidabilità».

    E allora come si comporta Pbk? «Quando sarà avviata la campagna di sperimentazione, - ha detto ancora il Ceo - svolgerà in principio solo attività in condizioni non critiche per poi arrivare ad un assessment dei propri velivoli basato su una storia documentata di voli. Il nostro core business è il trattamento localizzato in agricoltura, il nostro motto pubblicitario è “se ti ferisci disinfetti la ferita e non fai il bagno nell'acqua ossigenata”. Allo stesso modo stiamo mettendo a punto un drone rivoluzionario in grado di trattare solo ed esclusivamente le aree di campo soggette ad infestazione». Secondo Grassi «Sostituire un costoso elicottero con i droni permetterà di distribuire i trattamenti con una precisione mai sperimentata»
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