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Vendite smartphone piatte. Giù Apple, volano i cinesi: nella…

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DATI IDC

Vendite smartphone piatte. Giù Apple, volano i cinesi: nella top 5 Oppo e Vivo

Domanda sostanzialmente stabile, per un mercato che gli analisti di Idc giudicano senza troppi giri di parole “piatto”. L'età dell'oro degli smartphone è quindi veramente finita, anche alla luce del calo di vendite di iPhone (del 16% anno su anno) annunciato da Apple nella trimestrale di due giorni fa? Forse sì, ma occorre sempre considerare che parliamo di un segmento che vale in volumi (e il dato si riferisce ai primi tre mesi del 2016, storicamente il periodo più fiacco per gli acquisti al consumo) qualcosa come 335 milioni di unità spedite.

Il calo degli iPhone fa tendenza?
Rispetto allo stesso periodo del 2015, l'incremento delle spedito è però solo dello 0,2%, percentuale molto lontana dalle “due cifre” a cui i telefonini ci hanno abituati per anni e che rappresenta di fatto lo scostamento anno su anno più piccolo della storia di questa industry. Sarà un caso, ma alla flessione del prodotto icona (l'iPhone) corrisponde la vistosa frenata di venduto per tutto il settore. Se Apple può anche accontentarsi dei 16 miliardi di dollari che il suo smartphone ha portato a bilancio anche nell'ultimo trimestre fiscale, è però indubbio che il vento è cambiato. Perché?

Le ragioni della frenata di domanda
Ci sono molti fattori che contribuiscono allo stallo del mercato smartphone ma il principale risiede nel fatto che, ormai, ogni utente che ambiva a un telefonino intelligente oggi ne è in possesso. Più o meno a qualsiasi latitudine. E la qualità dei prodotti è tale che i cicli di sostituzione degli stessi sono più lenti rispetto al recente passato.

Anche Samsung perde colpi
Il gigante coreano, pur lamentando ancora una leggerissima contrazione delle vendite (calcolata da Idc nella misura dello 0,6%), si conferma per l'ennesimo trimestre consecutivo il marchio dominatore in campo smartphone. Poco meno di 82 milioni le unità spedite nel periodo, per una quota di mercato (in discesa) che si assesta ben sotto al 25%. Samsung può però esibire il vanto di aver portato nei negozi più telefonini di quanti non ne abbiamo consegnati Apple e Huawei insieme, rispettivamente in seconda e terza posizione del ranking mondiale con 51,2 e 27,5 milioni di pezzi venduti.

LA TOP FIVE DEL MERCATO SMARTPHONE NEL PRIMO TRIMESTRE 2016
Dati in milioni e variazione % 2016/2015 (Fonte: Idc)

Dalla Cina due nuovi outsider
La novità forse più interessante che caratterizza il primo trimestre è la composizione della “top five” della classifica dei vendor. Se i primi tre posti sono da tempo consolidati, in quarta e quinta posizione entrano prepotentemente altri due marchi cinesi, Oppo e Vivo, che prendono il posto di Lenovo e Xiaomi. Entrambe sono sul mercato dal 2011 e solo la prima ha da subito provato a cercare fortuna fuori dai confini locali, in Asia, nell'area Middle East e in Africa. Sta di fatto che nei primi tre mesi dell'anno hanno ben più che raddoppiato i rispettivi volumi di consegna, per uno spedito complessivo di circa 33 milioni di smartphone.

Gli analisti sono dell'idea che l'avvicendamento completamente “made in China” registrato a fine marzo probabilmente non avrà vita lunga, vista la complessità di costruire una “customer loyalty” duratura nel tempo per queste aziende. E il caso Xiaomi insegna. L'ascesa di due aziende praticamente sconosciute al grande pubblico conferma però l'estrema dinamicità del principale mercato mobile del pianeta, la Cina per l'appunto. Che da terra promessa per il boom di domanda degli smartphone è diventato in tempi brevi anche la terra dei principali produttori di telefonini.

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