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Dossier Digital Magics sale al 40% di WeBeers

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    Dossier | N. 221 articoliPiù start-up con il Sole

    Digital Magics sale al 40% di WeBeers

    • –di G.Rus.

    È salita agli onori della cronaca il mese scorso, quando l'incubatore Digital Magics ha annunciato l'ingresso in questa startup con una quota del 40% del capitale. WeBeers nasce nel panorama delle nuove imprese innovative con una missione ben precisa: diventare la piazza preferita per gli appassionati delle birre artigianali italiane, mettendo a disposizione dei consumatori (gli utenti in target hanno fra i 30 e 50 anni), tramite l'omonimo portale Web, l'offerta dei birrifici più prestigiosi attivi in tutte le regioni della Penisola. La strategia scelta dai due giovani fratelli e fondatori, Alberto Maria e Giammarco Maria Gizzi (26 e 21 anni), per affermarsi in quello che è un mercato in forte espansione è sulla carta semplice. E cioè quella di abbinare alla possibilità di acquistare online le proprie birre preferite, con sconti particolari e consegna garantita in 48 ore, un'offerta di contenuti in tema sotto forma di curiosità e consigli su come gustare i prodotti a catalogo e sul mondo dei mastri birrai italiani.

    L'idea di WeBeers, come spiegano i due fondatori e co-Ceo, parte da lontano e da competenze che spaziano dalla finanza allo sviluppo di app per smartphone. «Abbiamo deciso di mettere a frutto l'esperienza maturata con il nostro primo portale e-commerce – dicono i due fratelli Gizzi – con l'obiettivo e l'ambizione di diventare il punto di riferimento sia per gli amanti della birra artigianale italiana sia per coloro che vogliono provarla per la prima volta. La birra è una bevanda consumata da 7 italiani su 10 e come già accaduto per altri prodotti food & beverage, anche in questo segmento l'attenzione per la qualità e la tradizionalità è in forte sviluppo».

    Idee chiare che si specchiano nei numeri di questo settore. Dicevamo della crescita dell'export, certificata dall'aumento a doppia delle vendite all'estero di birre artigianali italiane (è infatti del 27% l'incremento nei primi cinque mesi del 2015 rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente calcolato dal Rapporto Unionbirrai – Osservatorio Altis Università Cattolica), ma è soprattutto nella dimensione locale del fenomeno che si scorgono le opportunità per le nuove imprese innovative pronte a investire in questo mondo. Oggi i birrifici artigianali at/tivi in Italia sono oltre mille (10 anni fa erano solo una trentina) e circa il 60% di questi fattura fra i 100mila e gli 800mila euro.

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