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TECNOLOGIA PER AZIENDE

Apple sempre più aziendale con Sap: nuove app e un kit di sviluppo per iPhone e iPad

  • –di G.Rus.
Tim Cook  con il Ceo di   Sap Bill McDermott
Tim Cook con il Ceo di Sap Bill McDermott

L'annuncio richiama da vicino quello dell'estate di due anni fa, quando la casa di Cupertino e Ibm ufficializzarono un accordo strategico per mettere a fattor comune i punti di forza delle due compagnie sul fronte della mobility, puntando in modo deciso allo sviluppo di app per il business da fruire su iPhone e (soprattutto) iPad. Detto che la partnership fra Apple e Big Blue prosegue (ne parliamo più avanti in questo articolo), ieri la società di Tim Cook ha messo ha segno un altro colpo nella direzione di spingere le soluzioni della Mela dentro le aziende.

La collaborazione stretta con Sap, infatti, punta alla creazione di app mobili native di classe enterprise per i dispositivi iOs che verranno combinate con le funzionalità della piattaforma Hana Cloud del colosso del software tedesco. Punto centrale dell'accordo sono un nuovo kit di sviluppo per il sistema operativo mobile di Apple e una academy di formazione che permetteranno a sviluppatori, partner e clienti di realizzare con facilità app su misura rispetto a specifiche esigenze.

In una nota Tim Cook ha ribadito l'essenza di questo accordo, sottolineando come “questa partnership trasformerà il modo in cui iPhone e iPad vengono utilizzati in azienda” e rimarcando come saranno oltre 2,5 milioni gli sviluppatori Sap che beneficeranno del nuovo Sdk. Sicurezza e accesso in tempo reale ai dati sono le caratteristiche principali della nuova batteria di applicazioni in pancia alle due aziende, che saranno scritte con Swift, il linguaggio di programmazione della Mela, e che nell'ottica dell'integrazione con le piattaforme cloud di Sap interesseranno soprattutto le funzionalità TouchID, di localizzazione e notifica di iOs.

La partnership con Ibm
La collaborazione con il gigante dell'informatica americano, a quasi due anni dall'annuncio, sembra procedere. Lo scorso dicembre Ibm ha annunciato la centesima app per iOs, allargando sensibilmente il paniere di soluzioni a disposizione di professionisti operanti nei settori verticali più disparati, dall'aviazione all'assistenza sanitaria fino ai servizi pubblici. Va ricordato in proposito come nella piattaforma cloud SoftLayer sia stato integrato il supporto al linguaggio di programmazione Swift (esattamente ciò che ha fatto ora Sap con Hana) per la scrittura delle applicazioni.

A livello commerciale, l'intento di Big Blue è invece quello di massimizzare la disponibilità a catalogo dei prodotti Apple e fra gli obiettivi del team di circa 25 addetti alle vendite delle tecnologie ad Apple, secondo indiscrezioni non confermate, c'è quello di arrivare a un fatturato 82 milioni di dollari nell'esercizio fiscale 2016, con un incremento del 22% rispetto allo scorso anno.

Apple, da parte propria, ha trovato in Ibm un importantissimo acquirente di MacBook, iPad e iPhone e a sua volta sta comprando e impiegando sempre più soluzioni software e hardware di Big Blue (tool di analisi, sistemi di storage e servizi cloud sia nei suoi negozi che nei suoi data center. Il prossimo step dovrebbe essere quello delle tecnologie di cognitive computing del super cervellone Watson, e più precisamente l'utilizzo delle capacità di quest'ultimo per le app mobili destinate al mondo della ricerca medica. E c'è, infine, chi parla di una stretta sinergia fra le due aziende anche per i sistemi intelligenti alla base della futura Apple Car.

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