La Cina punta al cuore dell'industria 4.0 tedesca, per giocare un ruolo da protagonista nella quarta rivoluzione industriale. Midea, il più grande produttore cinese di elettrodomestici, ha lanciato un’offerta pubblica per rilevare il 30% dell'azienda tedesca che produce il robot Kuka, il «braccio arancione» capace di lavorare in catena di montaggio, simbolo dell’automazione industriale, che alla recente fiera di Hannover ha “incantato” anche il presidente Usa Barack Obama. Kuka è infatti il robot industriale più avanzato e diffuso al mondo.
Le azioni di Kuka sono cresciute del 60% dall'inizio dell’anno, e oggi sono stabilmente sopra i 100 euro. Per il 30% di Kuka Midea ha offerto 115 euro per azione. Stando alla generosa offerta di Midea, che ha sorpreso anche gli analisti, a Kuka viene riconosciuto un valore di capitalizzazione in borsa pari a 4,6 miliardi di euro. Mentre la somma che Midea metterebbe sul piatto per controllarne il 30% è pari a 1,4 miliardi di euro. Se andasse in porto, sarebbe la più grande acquisizione cinese per una ditta tedesca, a pari merito con quella fatta dalla Beijing Enterprise a febbraio 2016 per rilevare la Eew, società tedesca attiva nel settore dell’energia.
L’offerta di Midea conferma l'interesse cinese per la tecnologia tedesca che sta costruendo l’industria 4.0. Lo scorso gennaio ChemChina ha pagato 925 milioni di euro per la KraussMaffei, società di macchine utensili di Monaco di Baviera. Poi ci sono le acquisizioni di quote in società minori ma altamente specializzate come H.Stoll e Manz, due aziende tedesche che stanno sviluppando tecnologie per l’industria del futuro.
Quello dei robot industriali è un mercato in crescita: nel 2015 ne sono stati venduti 240mila, per un giro d’affari pari a 28,3 miliardi di dollari (dati International federation of robotics).
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