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Fuga a Londra? «Oltremanica per essere più appetibili»

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Fuga a Londra? «Oltremanica per essere più appetibili»

  • –di B.Sim

Se hai una startup e sogni il successo vattene a Londra e trasforma la tua Srl in una Ltd. A quanto pare è questa una delle regole non scritte del manuale degli startupper italiani. E se le giovani aziende innovative del nostro Paese stanno guardando verso la metropoli inglese con interesse crescente, non è certo un caso. Anzi, è un fatto di opportunità e di crescita, che in qualche modo consacra Londra come la capitale delle startup europee. A raccontarci un viaggio con biglietto di sola andata, è Andrea Rinaldo, Ceo di XMetrics, una startup italiana che produce dispositivi indossabili per misurare le prestazioni dei nuotatori. «Londra – dice al Sole24ORE Rinaldo - è stata una scelta dettata da varie esigenze. Il nostro investitore è inglese, e questo favoriva certamente il passaggio». Ma non è tutto: «Una Ltd – aggiunge il Ceo di XMetrics - ha un’appetibilità superiore rispetto a una Srl, che per sua struttura rimane molto rigida in alcuni aspetti. Primo fra tutti, non esistono le quote e di fatto la responsabilità limitata dei soci è spesso solo sulla carta e non reale. Esistono poi molti altri vantaggi, come la facilità nella gestione, nella creazione, nell’accesso al credito di imposta». Qualche privilegio c’è anche nei costi: «Aprire una Ltd costa meno di una Srl semplificata, per esempio, ed è un passaggio istantaneo». E infine c’è l’aspetto fiscale: «Aprire una società all’estero dà la possibilità di accedere ad una fiscalità più vantaggiosa rispetto alla nostra. Anche se per noi la scelta è stata controcorrente. L’operatività rimane in Italia ed è qui che noi paghiamo le tasse».

XMetrics, come detto, si occupa di wearable applicato al nuoto. Tutto è nato dall’idea di cinque amici. «Abbiamo iniziato a partecipare a eventi per startup, startup competitions, pitch in giro per il mondo, per farci conoscere e cogliere spunti da chi aveva più esperienza di noi. Questo ci ha permesso di entrare in contatto con una fitta rete di investitori e player del settore molto utile per muovere poi i passi successivi, ossia, chiudere un primo round di investimento (seed round) con Breed Reply, per 1 milione di euro nel gennaio 2015».

È difficile, oggi, fornire una valutazione di XMetrics. Più di un anno fa, dopo l’investimento di Breed Reply, era superiore ai 3 milioni di euro. Ma oggi le cose sono cambiate, e lo stesso Ceo non si sbilancia: «Diversi fattori ci indicano che la valutazione di XMetrics è in salita».

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