Il colosso tecnologico cinese Huawei porta in tribunale Samsung. L'accusa è di quelle pesanti: violazione di ben 12 brevetti, 8 dei quali relativi agli smartphone e 4 relativi alla reti cellulari. Secondo quanto sostiene Huawei, Samsung ha usato impropriamente la sua tecnologia per le reti 4G LTE a partire dal suo modello di punta lanciato cinque anni fa (il Galaxy S2). Così, nella giornata di ieri, i legali dell'azienda con sede a Shenzhen hanno portato i loro faldoni presso la Corte distrettuale degli Stati Uniti e, contemporaneamente, presso il Tribunale del Popolo cinese. Proprio Stati Uniti e Cina sono due dei mercati di punta di Samsung, che rimane il maggior produttore di smartphone al mondo.

«Samsung e le sue affiliate hanno guadagnato miliardi di dollari con la vendita di prodotti che utilizzano la tecnologia di Huawei» hanno fatto sapere da Shenzhen. «Samsung deve rispettare i nostri brevetti, ottenuti con investimenti importanti in ricerca e sviluppo, e deve bloccare la violazione. Può richiedere e ottenere la nostra licenza e collaborare con noi per guidare, insieme, l'innovazione del settore» ha detto invece, Ding Jianxing, uno dei dirigenti di punta di Huawei. Da parte sua, Samsung ha fatto sapere che esaminerà accuratamente la denuncia per prendere «i provvedimenti opportuni per difendere gli interessi commerciali di Samsung».

Nuovi equilibri
La notizia della causa intentata da Huawei nei confronti di Samsung conferma che alcuni equilibri dell'industria hi-tech si stanno spostando. Secondo Gartner Huawei è il terzo produttore di smartphone al mondo, con una quota di mercato dell'8,3% (lo scorso anno aveva il 5,4). Al primo posto c'è Samsung con il 23%, seguita da Apple (15%). Dopo il podio, altre due cinesi: Oppo e Xiaomi.

La causa in tribunale segna la prima vera sfida legale da parte di un produttore cinese contro un colosso mondiale dell'industria tecnologica. Segno di come la Cina stia avanzando in modo dirompente e le ambizioni di industrie come Huawei puntino sempre più verso l'alto. Il dominio coreano è in bilico, dicono i dati. Huawei, nel corso del 2015, ha investito 9,2 miliardi di dollari in ricerca e sviluppo contro i 12,5 di Samsung. Cifre che fino a qualche anno fa non erano ipotizzabili nei quadri industriali cinesi. La sfida dei brevetti è la nuova chiave. Secondo fonti citate dal Wall Street Journal, recentemente anche Apple avrebbe acquistato la licenza per l'uso di alcuni brevetti di proprietà di Huawei. Con Samsung, invece, la storia è già finita in tribunale.

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