Acronimo che sta per Zero Emission Human Synergy Zehus, Zehus è una startup nata come spinoff del Politecnico di Milano e finanziata dal venture incubator padovano M31, a sua volta partecipato dal fondo TTVenture. Il suo fiore all'occhiello è una bici elettrica (denominata Bike+) molto particolare, che sfrutta una un'innovativa tecnologia che ne assicura il funzionamento senza bisogno di ricarica. Combinando batteria, sensori e motore nel mozzo della ruota posteriore, la batteria non si esaurisce perché sfrutta alcune fasi della pedalata (discesa o andatura costante), che compensano l'energia consumata in fase di partenza o salita.
La scorsa settimana Zehus ha compiuto un passo in avanti importante per la sua crescita ufficializzando la chiusura di un round di investimento da1,5 milioni di euro guidato da Invitalia Ventures sgr e Vittoria Industries, uno dei principali produttori al mondo di pneumatici per biciclette e protagonista tempo fa di un significativo investimento in Directa Plus, società tecnologica fondata negli Usa nel 2005 e oggi insediata nel Parco Scientifico e Tecnologico ComoNExT di Lomazzo (e da poco sbarcata all'Aim di Londra raccogliendo in fase di Ipo poco meno di 13 milioni di sterline) per operare su scala mondiale nel campo dei nanomateriali a base grafene al mondo.
L'operazione che interessa Zehus è inoltre importante perché si tratta del primo co-investimento del Fondo Italia Venture I di Invitalia con un'azienda corporate internazionale. La startup ha dalla sua un team formato da ingegneri e manager specializzati nel settore automotive e ha vinto diversi riconoscimenti internazionali come il “Chinese Cycle Gold Award” e il “The Light Electric Vehicle Association Innovator of the Year”. La soluzione targata Zehus va inquadrata, come ha dichiarato Ciro Spedaliere, Investment Manager di Invitalia Ventures, “in un mercato, quello delle e-bike a pedalata assistita che prevede nel 2018 circa 1,8 milioni di unità vendute e ricavi per oltre quattro miliardi di euro”.
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