I telai intelligenti di Itema, capaci di adattarsi a tutte le necessita della produzione e - in un futuro non lontano - di auto-apprendere dai processi di lavorazione, vincono la decima edizione del «Premio italiano meccatronica», organizzato e promosso da Unindustria Reggio Emilia in collaborazione con il Club Meccatronica e Nòva24, l'inserto di innovazione del Sole-24Ore.
Itema ha sede a a Bergamo che progetta e realizza telai e macchine per il settore tessile. È leader nella fornitura di soluzioni all'avanguardia per la fabbricazione di ogni tipo di tessuto, comprese le fibre tecniche, il carbonio e persino gli airbag delle auto, grazie ad una tecnologia finissima. L'azienda ha alle sue spalle una tradizione lunga quasi 200 anni e ha prodotto più di 300.000 telai nel mondo, con un ampio portfolio prodotti e un costante impegno nel ricercare innovazioni e avanzamenti tecnologici.
Negli anni l’azienda ha adottato soluzioni meccatroniche che hanno permesso di sviluppare prodotti innovativi tali da creare una discontinuità positiva nel settore d'appartenenza. Il Comitato scientifico del premio ha sottolienato «il ruolo di leadership a livello mondiale nel settore meccano tessile, un settore altamente competitivo e in cui l'Italia ha un ruolo di assoluto rilievo». Itema è riuscita «unica tra i competitor, a sviluppare una gamma completa di innovativi telai meccatronici per ogni tipo di tessuto e con tutte le tre migliori tecnologie di inserzione della trama senza navetta (pinza, aria e proiettile) grazie a costanti investimenti in ricerca ed innovazione tecnologica».
L'azienda ha puntato sull'innovazione dando vita a tema Lab, il centro di ricerca all'interno del parco scientifico e tecnologico Kilometro Rosso, struttura che ha l'obiettivo di «realizzare il “telaio del futuro” destinato a rivoluzionare il mercato e in grado di apprendere e modificare in maniera autonoma i propri parametri di funzionamento».
Nell'ambito del Premio, la giuria ha assegnato un riconoscimento alla start up più innovativa: D-Orbit (Milano), realtà che si occupa di portare il concetto di sostenibilità nello spazio. D-Orbit ha infatti elaborato un dispositivo che permette di rimuovere i satelliti in orbita alla fine del loro ciclo di vita e di ricondurli a terra, garantendo così una significativa riduzione dei costi per gli operatori e un aumento della redditività.
Menzione speciale infine per Spea (Torino), che progetta e realizza macchinari automatici per il collaudo di microchip, MEMS, schede e dispositivi elettronici, «per l'eccezionale investimento in ricerca e sviluppo e per il ruolo fondamentale attribuito ai giovani talenti e alle risorse umane altamente qualificate nell'ambito di una efficace ed esemplare collaborazione scuola-università-lavoro. Ciò ha consentito a Spea di diventare leader mondiale nella progettazione e realizzazione di strumenti per testare i componenti elettronici».
La cerimonia di premiazione si svolgerà in occasione dell'Assemblea Generale 2016 di Unindustria Reggio Emilia «Costruire una nuova realtà. Imprese e territorio nella quarta rivoluzione industriale», in programma giovedì 23 giugno.
Presieduto da Mauro Severi, Presidente Unindustria Reggio Emilia, il Comitato Scientifico è composto da Maurizio Brevini, Presidente Club Meccatronica, Luca De Biase, Caporedattore Nòva24 – Il Sole-24Ore, Cesare Fantuzzi, Docente Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, Enzo Rullani, Docente Venice International University e Auro Palomba, Presidente di Community Group, come segretario.
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