In estrema sintesi di cosa stiamo parlando? Pokèmon Go è una applicazione per smartphone (per iOs e Android) che usa la realtà aumentata per portare all'aperto la caccia, l'allenamento e il combattimento dei celeberrimi mostricciattoli nipponici (i Pokémon appunto). Uscita il 6 luglio negli Stati Uniti, Australia e Nuova Zelanda è diventata un fenomeno virale senza precedenti. In questi giorni il titolo della Nintendo è passato da 16 a 25 dollari. Sul web e sui giornali si moltiplicano gli allarmismi (“i bambini andranno a sbattere contro il muro”), le preoccupazioni per la privacy (“i Pokemon si prendono tutti i permessi di Google”) e per la sicurezza degli smartphone (“esisterebbe un malware”). Ma anche testimonianze di incidenti stradali, denunce di bambini che scoprono cadaveri grazie alla app e segni della nascita di un mercato nero per la vendita di account . Oramai insomma il fenomeno è fuori controllo. In cinque video proviamo a spiegare quello che sappiamo e cha abbiamo capito.
Cosa sono i Pokémon. Prima di tutto non sono una novità. Hanno 20 anni. Sono pupazzetti teneroni con lo spirito guerriero. Si allenano come i Tamagotchi (qualcuno se li ricorderà ndr), acquisiscono poteri ed abilità da combattimento e poi si lanciano in sfide con altri Pokémon. A voler essere un po’ cinici sono animaletti pulciosi ma da combattimento.
Come funziona il gioco. Sostanzialmente si va in giro all’aperto a caccia di Pokémon selvatici. Alcuni appariranno nel loro habitat naturale: per esempio, quelli di tipo Acqua potrebbero apparire vicino a laghi o mari. Una volta incontrato l’animaletto, i giocatori potranno cercare di catturarlo usando il touch screen del loro smartphone per lanciare una Poké Ball. Poké Ball e altri strumenti speciali possono essere trovati presso i Pokéstop disseminati in determinati posti come opere di arte pubblica, luoghi d'interesse storico e monumenti. Una volta catturati tocca allenare il nostro tenero mostricciattolo. Man mano che i giocatori aumentano di livello si potranno catturare Pokémon più potenti e accedere a strumenti potenziati. A questo punto potremo decidere se entrare a far parte di una squadra (la squadra Saggezza, la squadra Istinto o la squadra Coraggio) trovare una Palestra Pokémon e sfidare le squadre rivali. Il modello di business? L’app è gratuita. Per potenziare il cucciolo o acquistare oggett si utilizzano micro-transazioni in app. . Gli acquisti avverranno tramite Pokémonete, la valuta di gioco di Pokémon GO. Inoltre, un dispositivo portatile chiamato Pokémon GO Plus consentirà ai giocatori di continuare a giocare anche quando non stanno usando il proprio smartphone.
Guarda come sono bello con il Pokémon. Inevitabile la pratica di riprendersi mentre si cerca di catturare il Pokèmon. Mestiere da star di Youtube e non solo. Su Twitter anche star del cinema e artisti si sono fatti ritrarre mentre giocano a quello che sarà a tutti gli effetti l’intrattenumento principe di questa estate. Nel video Favij, uno degli Youtuber più famosi nel mondo videoludico.
La tecnologia. Attraverso una mappa Gps che riproduce il luogo reale in cui il giocatore dà la caccia ai Pokémon, che si possono trovare ovunque e che sono distribuiti da un algoritmo di Niantic: all'interno di un negozio, per strada, in una casa privata, davanti a un monumento o in una piazza. A questo punto guardando nello schermo (che riproduce la realtà inquadrata dalla telecamera del telefonino) è possibile vedere il Pokémon.
Chi c’è dietro Pokémon Go ? A guardare l’andamento del titolo si può pensare a Nintendo. E del resto per il produttore di videogiochi non sarebbe neppure la prima magia commerciale (si veda il successo dell’invenzione della Wii). Ma per la prima volta i giapponesi sono riusciti a incantare anche gli investitori con un prodotto non al 100% made in Nintendo. L’applicazione è stata realizzata da Niantic - uno specialista della realtà aumentata nato l’anno scorso come spin off di Google - in collaborazione con la società Pokemon. Nintendo è azionista di entrambi e secondo quanto riportato dal Financial Times riceverebbe solo il 30% delle entrate di Pokemon Go. Tuttavia, gli analisti sono convinti che l’impatto sui conti sarà significativo con una crescita di fatturato nell’ordine di 150-200 milioni di dollari al mese. Per Miyamoto e soci è festa grande. Da mesi aspettavano un segnale positivo. L’ultima console lanciata, la Wii U non ha saputo raccogliere l’eredità della Wii. Doveva vendere secondo i manager giapponesi 100 milioni di unità in tutto il mondo e si è fermata a 13. Entro marzo verrà annunciata la nuova macchina da gioco, nome in codice Nx, di cui ancora non si sa nulla. L’attesa e il mistero potrebbero dare una ulteriore mano al titolo.
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