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Quando Yahoo! poteva acquistare Google per 1 milione di dollari

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Quando Yahoo! poteva acquistare Google per 1 milione di dollari

L'operazione Verizon-Yahoo! si è chiusa con un assegno da 4,8 miliardi di dollari. Una cifra importante, ma non importantissima, se confrontata ad altre operazioni di vendita del settore tecnologico. Yahoo! rimane una delle aziende cardini della storia del web. I suoi servizi internet (dal motore di ricerca alla posta elettronica), nonostante gli ultimi disastrosi anni, possono ancora contare su circa un miliardo di utenti. Numeri e storia, tuttavia, non sembrano aver influito granché sul prezzo finale di vendita.

Quando Yahoo! scartò Google (per due volte)
Ora che l'operazione con Verizon si è chiusa, emergono particolari curiosi sulla storia dell'azienda con sede Sunnyvale. Uno su tutti, riguarda l'opportunità (doppia) avuta da Yahoo! di acquistare Google, azienda che negli anni è diventata la sua principale rivale contribuendo in modo decisivo al declino della stessa Yahoo!.

Questa storia ci riporta al marzo 1998, quando Larry Page e Sergei Brin erano ancora ricercatori a Standford. I due fondatori di Google, avevano sviluppato un brevetto di PageRank che rivoluzionava i motori di ricerca. Lo stesso brevetto che negli anni ha fatto la fortuna di Google. Si narra, però, che Brin e Page in quel periodo fossero abbastanza allettati dall'idea di vendere il loro brevetto, intascare qualche soldo e continuare gli studi a Standford. Così, dopo alcune settimane di approcci, arrivarono a trattare con Yahoo!, che in quegli anni era leader indiscusso delle ricerche online. In un ristorante di Palo Alto, i due studenti e alcuni manager di Yahoo! parlarono della cessione del brevetto. Page e Brin chiedevano 1 milione di euro. Yahoo! rifiutò senza lasciare margine di trattiva.

Negli anni successivi Google diventò Google e iniziò a correre, crescendo a ritmi spaventosi. Così, nel 2002, a distanza di 4 anni da quel pranzo finito male, Google e Yahoo! si ritrovano allo stesso tavolo. Stavolta Yahoo! portò con sé un'offerta da 3 miliardi di dollari, ma Brin e Page risposero picche: ne servivano 5. La distanza non si colmò e la trattativa saltò di nuovo.
Queste due occasioni, oggi, pesano come macigni sulla storia di Yahoo!. Come pesa un'altra trattativa saltata, quella del 2008 con Microsoft che era pronta a sborsare 44,6 miliardi di dollari per portarsi a casa Yahoo!. Offerta rispedita al mittente e rimorsi infiniti.

E ora cosa farà la Mayer?
Intanto, dopo la cessione a Verizon, in molti si chiedono quale sarà il futuro della Ceo di Yahoo! Marissa Mayer. L'ex ingegnere prodigio di Google, che ha provato – senza successo – a far rinascere Yahoo!, è fra i personaggi più noti dell'intera Silicon Valley. «È abbastanza giovane per guidare un'altra azienda», ha scritto di lei il Wall Street Journal. In un'intervista rilasciata due giorni fa, la Mayer ha definito la cessione a Verizon per 4,8 miliardi «una vittoria», e ha parlato così del suo futuro: «Sarò Ceo di Yahoo! ancora per 6-9 mesi. E la mia intenzione è quella di rimanere». Per lei, però, è pronta una buonuscita da 55 milioni di dollari. Pagherà lo scotto di non aver trasformato Yahoo! in qualcosa di nuovo, in un periodo storico per il mondo del web. Aver ignorato l'avvento delle App e (in parte) il fenomeno social, sono errori che Yahoo! ha pagato a caro prezzo.

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