Tecnologia

Cisco taglia oltre 5mila persone

  • Abbonati
  • Accedi
hi-tech

Cisco taglia oltre 5mila persone

Reuters
Reuters

Cisco Systems è pronta a varare un maxi-piano di tagli di 5.500 persone, pari a circa il 7% della sua forza lavoro globale. La notizia è stata confermata dalla società dopo la chiusura di Wall Street, a fine di una giornata complicata dopo le indiscrezioni del sito di notizie tecnologiche Crn, che citando fonti vicine ai vertici aziendali, parlavano addirittura di tagli fino a 14mila persone. Il colosso tecnologico di San José avvierà la riduzione del personale nelle prossime settimane. Piani di uscita dalla società sono già stati offerti a molti dipendenti. Si tratta del secondo licenziamento di massa dell’anno di una grande azienda hi-tech dopo l’annuncio dello scorso aprile di Intel che ha deciso di lasciare a casa 12mila dipendenti su scala globale, circa l’11% degli occupati.

Cisco è davanti a un bivio. Il nuovo ceo Chuck Robbins vuole focalizzare l’attività del colosso delle attrezzature di rete più sul software, sui servizi cloud dove è in ritardo, rispetto al tradizionale settore hardware che invece soffre. Negli ultimi tempi c’è stata una sostanziale riduzione degli investimenti da parte di operatori telefonici e aziende nei network e nei routers, il principale business dell’azienda finora. Il nuovo ceo sta cercando di recuperare il tempo perduto e  sta spingendo sullo sviluppo dei sistemi di sicurezza wireless e sui datacenter.

«C’è bisogno di un differente assetto organizzativo per il futuro che stiamo definendo di una società più orientata al software», ha detto una fonte aziendale vicina al dossier. «In teoria ci sono ampi spazi per crescere e alti margini di profitti da questo tipo di servizi, ma ci vorrà tempo per rendere effettiva la transizione», ha concluso la fonte. Un cambio di stagione. La società californiana a mercati chiusi, ha reso noti i conti dell’anno fiscale che risentono di questo andamento, con un calo del fatturato trimestrale del 2%, a 12,64 miliardi di dollari. Comunque gli utili netti sono aumentati a 2,8 miliardi di dollari (o 56 centesimi per azione) nel trimestre.

I TAGLI AI POSTI DI LAVORO

L’azienda leader delle apparecchiature di rete è diventata famosa negli ultimi anni tra gli addetti ai lavori per i suoi licenziamenti. Tagli che vengono annunciati puntualmente alla fine dell’anno fiscale, ogni estate. Nell’agosto 2014 Cisco rivelò un piano per la riduzione di 6mila posti di lavoro. Nell’agosto 2013, l’anno prima, i tagli toccarono a 4mila persone. Nel luglio 2012 la riduzione riguardò 1.300 posizioni. Uno dei piani più drastici, che portarono al licenziamento di 6.500 persone, venne presentato nel luglio 2011. L’estate scorsa non ci sono stati esuberi, complice l’arrivo al vertice dell’azienda del Ceo Robbins. Secondo le statistiche ufficiali presentate alla Sec, l’azienda californiana al 20 aprile 2016 dava lavoro a 73.104 persone in tutto il mondo.

I RICAVI
Variazione % su anno (Fonte: Bloomberg)

Cisco Systems è uno dei big di Wall Street: capitalizza 154,2 miliardi di dollari. Da inizio anno il titolo ha guadagnato circa il 13%, contro un incremento del 10,5% del Dow Jones Technology Hardware & Equipment Index. Ieri in Borsa le azioni Cisco hanno persol’1,29% a 30,72 dollari.

La banca d’investimento americana Jefferies continua a mantenere il rating «buy» sul titolo Cisco, con un target price a 35 dollari.

© Riproduzione riservata