Il settore in cui opera è quello dell'Internet of Things e più in particolare delle tecnologie (software e hardware) che portano più intelligenza nel mondo cyber fisico, interconnettendo aziende, clienti e fornitori con informazioni che viaggiano in rete e vengono aggiornate in tempo reale. Nata del 2008, Negentis è una startup fiorentina che è cresciuta a piccoli passi con la peculiarità di non aver ricevuto, finora, alcun finanziamento da venture capital. “Non li abbiamo cercati perché non ce n'erano e tutt'ora sono poche le iniziative che guardano alle nuove imprese attive in questo comparto”, spiega al Sole24ore il founder e Ceo della società Paolo Cianchi. “Abbiamo raccolto nel complesso circa cinque milioni di euro per finanziare lo sviluppo dell'attività mettendoci i nostri capitali, utilizzando i premi di alcuni grant vinti con progetti di ricerca su base nazionale e a livello di Unione europea e reinvestendo gli utili”. Una vera realtà “bootstrapped”, dunque, che ha completato il processo di startup con mezzi propri e che oggi, come assicura Cianchi, è ben oltre la fase di early stage nonostante l'organico sia nel complesso di una quindicina di persone.
Anche i numeri di fatturato sono ancora limitati, 850mila euro i ricavi del 2015 con una crescita del 34% rispetto all'anno precedente e una proiezione di 1,3 milioni per il 2016, ma le potenzialità di sviluppo sono importanti. “Il nostro raggio d'azione – dice in proposito Cianchi - va oltre quello dell'Industrial Iot e abbraccia il mondo delle infrastrutture digitali, con il vantaggio di poter offrire soluzioni che assicurano l'integrazione con i sistemi informativi esistenti a livello di processo operativo, e non solo a livello di dati o di oggetti connessi. Distribuiamo cioè l'intelligenza là dove serve, anche attraverso i device mobili, per leggere i dati generati dalle macchine e dai sensori e gestire le operation a livello applicativo. E in questo campo non abbiamo molti concorrenti, per lo meno in Italia”.
L'orizzonte della società fiorentina è dunque quello dell'industria 4.0 nella sua accezione più ampia, che passa per la digitalizzazione dei processi core che muovono le aziende, manifatturiere e non. Per crescere ancora, la strada che batterà Negentis è oggi quella del fundraising. “È un passaggio imprescindibile - conferma infatti Cianchi – perché le startup che operano nel nostro mercato spesso sono finanziate con milioni di dollari”.
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