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La fiction dell’hacker: critica composta di un nuovo anti-eroe

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La fiction dell’hacker: critica composta di un nuovo anti-eroe

Felpa e cappuccio di rigore. Turbato, psicotico e sociopatico come Elliot (Mr Robot). L'hacker nella fiction ha trovato il suo eroe migliore. La serie di Mr Robot ha consegnato un grumo di luoghi comuni, nevrosi e idealismo che avrà fatto saltare sulla sedia tutti gli hacker veri. Eppure, per quanto Mr Robot rappresenti a tutti gli effetti un prodotti artistico di maniera, gli “hack” contenuti sono veri e quantomeno sono in parte verosimili. La mistica dell'hacker genio ma disturbato, invece, è una licenza letteraria che nel complesso si può perdonare. Anche perché la figura dell'eroe o anti-eroe hacker è da un po' che calca le scene.

La serie Mr. Robot

Prima sui libri, poi al cinema o ora in tv. Da personaggio secondario, da spalla dell'eroe di turno ha cominciato a guadagnarsi il centro del palcoscenico. Merito anche della cronaca degli ultimi anni. Julian Assange, Edward Snowden per quanto tecnicamente non siamo hacker hanno in qualche modo sdoganato l’oggetto. Ed è liberi tutti. Purtroppo.

Proprio sul grande schermo ne abbiamo viste di tutti i colori. Underground: The Julian Assange Story è del 2012. Un anno dopo è riuscito a fare peggio Il quinto potere (The Fifth Estate). Negli Stati Uniti venerdì scorso è invece uscito Snowden di Oliver Stone

Snowden, il trailer

E sarà con ogni probabilità un film alla Oliver Stone. Con la figura di Snowden sullo sfondo e davanti alla macchina da presa, ben al centro, l'idea di America e dei diritti violati del regista statunitense. Quello di Mr Robot viaggia su binari diversi, forse più alti. Posto che il dualismo cinema vs serie tv è roba da soffitta, le seconde si sono evolute, hanno compiuto un salto notevole. Interessante, in questo senso, è la web series 2020 realizzata da Trend Micro con Europol e International Cyber Security Protection Alliance (Icspa). La sceneggiatura quindi l'hanno scritta “addetti ai lavori” della materia e non professionisti della fiction. Addetti lavori interessati a far passare dei messaggi. Tuttavia, i nove episodi prendono ispirazione da un White Paper piuttosto articolato che delinea uno scenario apocalittico datato 2020. In pratica, internet non c'è più, è implosa, e si è portata dietro milioni e milioni di indentità digitali. In questo futuro la privacy perché nessuno deve avere qualcosa da nascondere ma la tecnologie ne esce bene in quanto neutra. La serie è del 2013, non è un caso di successo ma rappresenta un precedente interessante che aggiunge alle mistica dell'hacker anche il racconto dei soggetti interessati. Si aspetta con interesse a questo punto una Docu-fiction realizzata direttamente dagli attivisti. Non sarebbe una buona idea?

2020, il trailer

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