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Facebook pronta a entrare in azienda: a ottobre arriva At Work

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Facebook pronta a entrare in azienda: a ottobre arriva At Work

Della versione dedicata alle aziende della creatura di Mark Zuckerberg si parla da circa due anni, da quando il social network ha messo nel mirino i tool di collaborazione e comunicazione di concorrenti che si chiamano LinkedIn, Microsoft (con Yammer), Salesforce (Chatter), Google e altri. Strizzando l'occhio a un mercato potenziale enorme quale quello degli utenti professionali. La prima beta di Facebook At Work risale all'inizio del 2015, è stata sperimentata da aziende di primo piano come Royal Bank of Scotland e ora si appresta finalmente a vedere la luce nella sua release finale.

La piattaforma, anche se ancora non c'è una conferma ufficiale sulla data di rilascio, sarà presentata pubblicamente nelle prossime settimane, entro la fine di ottobre al più tardi. Facebook At Work, come scrive TechCrunch, dovrebbe avere una veste e un'esperienza d'uso simile alla versione del social che tutti conoscono, e quindi articolarsi attraverso News Feed, Gruppi, Eventi e un Messenger specificatamente pensato per gli utenti business. A beneficio di manager e addetti aziendali dovrebbe essere disponibile anche il supporto alle chiamate audio ed alle videochiamate, funzionalità che rappresentano il punto di forza di applicazioni come Skype o Slack.

La produttività sarà ovviamente uno dei “focus” di Facebook At Work, e in tal senso una delle opzioni che porterà in dote la piattaforma sarà quella di poter creare gruppi di lavoro specifici per coordinare progetti, team di lavoro e risorse. In origine, e qui veniamo a una delle caratteristiche che forse faranno più discutere, la soluzione era pensata per essere proposta gratuitamente. In realtà dovrebbe invece rendersi disponibile a tariffe variabili (secondo le indiscrezioni si va da uno a cinque dollari mensili) e calcolati in funzione del numero di utenti attivi che la utilizzeranno. Niente abbonamento fisso, dunque, ma costi che variano rispetto al numero di persone abilitate all'uso della piattaforma. E che sulla carta sono estremamente competitivi rispetto alla concorrenza.

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