5/5 We Are Müesli – «SIHEYU4N»
Due cose sono in aumento fra i game developer italiani: le buone idee e la molteplicità degli approcci. Anche in quanto a strategie di finanziamento. I due ingredienti possono portare i fiorentini LKA.it ad autofinanziare “The Town of Light”, titolo pluri-premiato che racconta la degenza di una paziente nell'ex ospedale psichiatrico di Volterra, una produzione rigorosa e basata su un lavoro di documentazione durato anni. Oppure, e senza che stonino, ai toni umoristici di “Ray Bibbia”, esempio raro di comicità videoludica firmata dai romani MorbidWare (usciti con un teaser proprio questa settimana).
È però difficile che un approccio “d'autore” attragga finanziamenti, prima, e il grosso pubblico poi. Aggirano l'ostacolo i We Are Müesli, duo milanese ormai abile a muoversi sul confine fra arte, design e gaming. E nell'intercettare sovvenzioni pubbliche, progetti cooperativi e interessi di fondazioni culturali. Già notati per quella lezione d'arte (interattiva) intitolata “Cave! Cave! Deus Videt” e premiata al Bosch Art Game come miglior progetto del 2013, oggi Claudia Molinari e Matteo Pozzi portano su Pc e mobile un progetto nato per la Design Week di Pechino: riflessione interattiva sui cortili tradizionali cinesi, “Siheyu4n” è un puzzle game che obbliga i giocatori a un'azione coordinata, affinché aiutandosi l'un l'altro riescano a inserire le tessere “cascanti” nei posti giusti di un quadrato. Una sorta di “Tetris” cooperativo e dallo stile ineccepibile. Oltre che la testimonianza di una via alternativa e sostenibile al gaming “d'auteur”.
Forse un anno davvero d'oro per il “game in Italy” non è così lontano.
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