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Digitale, Milano si allea con New York

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INNOVAZIONE

Digitale, Milano si allea con New York

Un ponte di conoscenze e pratiche tra Milano e New York, al servizio dei cittadini e della cyber security. A cui nei prossimi mesi potranno seguirne altri con città di rilevanza mondiale. “Digital bridge vuole essere per Milano un modo di guardare alle eccellenze, ai progetti da cui imparare e stringere partnership significative” ha spiegato ieri Roberta Cocco, assessore alla Trasformazione digitale e Servizi civici di Milano, presentando il memorandum d'intesa con la città di New York, all'interno del più ampio piano di trasformazione digitale del capoluogo lombardo.
New York offrirà a Milano la sua esperienza nell'ambito dei servizi digitali al cittadino: “Con il sindaco De Blasio stiamo lavorando molto per rendere New York sempre più tech friendly, per superare il digital divide e ridurre le inuguaglianze tra i cittadini” ha spiegato Sree Sreenivasan, da un mese chief digital officer della Municipalità di New York, dopo una carriera al Metropolitan Museum e alla Columbia University. In particolare, Sreenivasan ha illustrato il Digital Services Playbook, una piattaforma pensata per i cittadini sulla base di una serie di principi guida come il mobile first, l'accessibilità da parte dei cittadini disabili.
“Noi metteremo a disposizione di New York l'esperienza che abbiamo maturato nella cyber security e dell'interoperabilità grazie ad Expo2015 e ad altre attività che abbiamo intrapreso” ha spiegato Roberta Cocco, ribadendo l'interesse a stringere altre partnership confrontandosi con città come Barcellona e Parigi. In particolare sull'interoperabilità Roberta Cocco ha spiegato come questo possa diventare l'ambito di partnership tra pubblico, privato e terzo settore, «partnership che sono la chiave vincente per scalare”. Proprio sulle alleanze sarà strategico il ruolo di Fondazione Cariplo. “Abbiamo creato Cariplo Factory, una società strumentale che vuole favorire il dialogo tra pubblico e privato, sia esso non profit o for profit - ha spiegato Carlo Mango, direttore dell'area scientifica e innovazione della fondazione - La Factory può avere un ruolo di catalisi sia in termini di opportunità per i più giovani coinvolti in progetti paritetici anche all'estero sia per la digital trasformation”.
Nella mattinata di ieri si è tenuto al Museo della Scienza e della Tecnica un tavolo di confronto a porte chiuse che ha portato all'elaborazione del Manifesto per la Milano digitale - presentato nel pomeriggio al sindaco Giuseppe Sala - che si compone di sei punti: diritto digitale all'accesso, alla sicurezza e alla privacy, diritto digitale alla conoscenza, il diritto digitale alla semplificazione, il diritto digitale all'innovazione, il diritto digitale all'inclusione ed equità, il diritto digitale alla collaborazione. Il manifesto è stato scritto con il contributo di imprenditori e innovatori tra cui Simone Piunno (che fa parte team per la trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio dei ministri), Alfonso Fuggetta (Politecnico di Milano) , Roberto Maisiero (The Innovation Group), Gianluca Dettori (presidente Dpixel).

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