Las Vegas (Stati Uniti) – Amazon Web Services, la costola di Amazon specializzata in servizi cloud (archiviazione e rielaborazione di dati), sarebbe in contatto con Enel per l'acquisizione di alcune centrali in Italia. L'obiettivo, secondo i rumor rilanciati anche oggi dall'agenzia Reuters, è quello di trasformare gli stabilimenti in data center ed espandere nella Penisola uno tra i business che si stanno rivelando più redditizi. Il colosso non ha confermato né smentito le voci, limitandosi a un no-comment alla domanda del Sole 24 Ore.
Il silenzio arriva da Las Vegas, dove è in corso il convegno annuale «re:Invent» sulle strategie di Amazon e dei suoi partner nel settore. Tra gli interventi della mattinata, a margine del key-note del Ceo di Aws Andy Jassy, è spiccata anche quello di Fabio Veronese, capo delle infrastrutture e dei servizi tecnologici della stessa Enel. Veronese ha parlato della migrazione dei dati Enel su piattaforme Amazon e dell'obiettivo di «muoversi al 100% verso un cloud operating model (un modello basato sul cloud computing, cioè i servizi per memorizzare e utilizzare i dati forniti dalla Rete, ndr)». Nel corso dell'evento sono state annunciate alcune novità nei servizi cloud di Amazon, dall'introduzione di un sistema di riconoscimento immagine (Amazon Rekognition) alle nuove frontiere di bot e linguaggio naturale (come Amazon Lex e Amazon Polly).
I contatti tra Amazon ed Enel
«Non ho sentito nulla riguardo a questi rumors». Così Jessy ha replicato alla domanda sulle trattative che sarebbero in corso con Enel, durante la sessione di domande riservate ai cronisti. Secondo le indiscrezioni fornite dai media internazionali, Amazon sarebbe in contatto con l'utility italiana per l'acquisto di centrali elettriche tra nord e centro Italia. Il giro d'affari dei servizi cloud di
Amazon è cresciuto del 55% nell'ultimo trimestre nel 2016. A quanto rilevato dal Ceo Jassy, il business vale oggi circa 1,3 miliardi di dollari e proietta la divisione cloud di Amazon tra le aziende con il più alto tasso di crescita nel settore. Sul fronte Enel, Veronese non è intervenuto sulla questione, ma ha confermato dal palco il forte interesse dell'azienda per i servizi della “nuvola informatica”: l'utility ha fatto migrare 10mila server verso Amazon Web Services in meno di un anno, e ora si dice intenzionata ad «andare sul cloud il prima possibile» in continuità con una strategia orientata su rinnovabili, elettricità “on demand” (su richiesta dei clienti) e smart grid, le reti elettriche dotate di sensori intelligenti per personalizzare e ottimizzare i consumi. «Vogliamo passare alla 'cloud normality' e muovere verso un modello al 100% cloud operating» ha detto Veronese.
Le novità annunciate dal palco del re:Invent
La divisione di Amazon ha confermato la volontà di allargarsi sia nell'offerta di servizi che nella platea di clienti aziendali e del pubblico settore. Le novità annunciate oggi cavalcano alcuni dei trend tecnologici più caldi del momento, a partire da un massiccio interesse per i sistemi di intelligenza artificiale. In questo ambito, gli aggiornamenti principali sono tre: Amazon Rekognition, Amazon Polly e Amazon Lex. Amazon Rekognition è un sistema che permette agli sviluppatori di costruire applicazioni per l'analisi di immagini, con tecnologie di deep learning che riconoscono in automatico facce e oggetti. Amazon Lex è un servizio per progettare “interfacce di conversazione”, costruito su un sistema di Ars (automatic speech recognition, riconoscimento automatico della conversazione) e comprensione del linguaggio naturale (natural language understanding): gli sviluppatori possono, ad esempio, realizzare app di conversazione che svolgono servizi in automatico come prenotare un volo od ordinare un piatto. Amazon Polly semplifica la creazione di funzioni di linguaggio naturale, ad esempio per piattaforme di e-learning: gli utenti inviano un testo all'applicazione e ricevono un file audio, con un ventaglio di 47 tipologie di voce e 24 lingue.
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