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Satispay va oltre il mobile payment: nel 2017 arriva il servizio di credito…

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Satispay va oltre il mobile payment: nel 2017 arriva il servizio di credito al consumo

Il Ceo di Satyspay, Alberto Dalmasso
Il Ceo di Satyspay, Alberto Dalmasso

Vanta “numeri” che la iscrivono di diritto nel novero delle startup italiane del fintech più promettenti. A tre anni dalla sua fondazione, Satispay può esibire infatti circa 150mila download della propria app di pagamento mobile, oltre 400 nuovi download giornalieri e un utilizzo medio mensile del servizio (indipendente da banche e circuiti di credito) di sei volte contro le 2,8 delle tradizionali carte. Gli esercizi commerciali che hanno già adottato la sua piattaforma, concepita per funzionare in tutta Europa grazie al supporto delle transazioni Sepa, sono oltre 8.500 e fra questi spiccano anche marchi come Benetton, Carrera Jeans, Grom, Panino Giusto e Total Erg. Dal 2013 a oggi la società è cresciuta fino alle attuali 45 persone in organico e ha raccolto 8,5 milioni di euro in due round di finanziamento a firma di diversi business angels (come Jonathan Weiner e Ray Iglesias, fondatori del progetto Google Wallet e successivamente anche di Money2020) e investitori istituzionali (fra questi Iccrea Banca e Banca Alpi Marittime).

La convenienza e la praticità d'uso del servizio (basta registrarsi con l'Iban di un proprio conto corrente per scambiare denaro con i contatti della rubrica telefonica e pagare presso esercenti fisici e online convenzionati) ha permesso a Satispay di avviare, primo operatore di mobile payment a farlo in Italia, un'integrazione su larga scala anche con i sistemi Pos (è in corso il “roll out” su 83mila punti vendita) e i principali software di cassa per offrire soluzioni di pagamento mobile anche alle grandi catene del retail. All'orizzonte, ora, c'è un'ulteriore estensione del raggio d'azione della piattaforma ed è quella del credito al consumo. Come conferma al Sole24ore il 32enne Ceo della startup milanese, Alberto Dalmasso, il nuovo servizio dovrebbe vedere il mercato entro la metà del 2017, aprendo ulteriormente a Satispay le porte del mondo peer to peer.
Il social lending, nelle sue varie forme, conoscerà secondo voi un successo paragonabile a quello del Fintech o rimarrà un fenomeno di nicchia?
Il social lending è a tutti gli effetti un'espressione del Fintech. Già attrae, e continuerà a farlo, l'attenzione degli investitori perché può portare enormi ritorni economici, essendo la domanda di credito importante e l'efficienza nell'erogazione, da parte di banche ed erogatori di credito, molto scarsa. Ad oggi non esiste una soluzione che sembri dominare il mercato, si è ancora alla ricerca di un modello che riesca a massimizzare i guadagni per tutti i soggetti coinvolti riuscendo al contempo a mitigare il più possibile il rischio intrinseco in questo particolare settore.

Proviamo a fare qualche esempio…
Ci sono diverse formule per soddisfare il bisogno di credito delle persone. Noi stessi stiamo lavorando a un servizio di credito al consumo che pensiamo di rilasciare entro la metà del 2017.

Perchè avete pensato a un nuovo servizio di credito al consumo?
Siamo nella posizione ideale per farlo avendo già la tecnologia per gestirlo con grande efficienza. Possiamo verificare istantaneamente l'affidabilità e le abitudini di pagamento dei nostri iscritti e rendere disponibile in pochi secondi un credito a tutti gli utenti che riteniamo meritevoli. Abbiamo chiaro il bisogno – da un lato - delle persone di poter disporre di cifre superiori ai limiti delle carte o alla disponibilità che hanno su Satispay stesso e - dall'altro lato - la comodità che potremmo offrire agli esercenti di gestire con snellezza e sicurezza un'operazione di pagamento dilazionato nel tempo. Il tutto offrendo al nostro utente uno strumento di massimo controllo sulla sua spesa, perché con l'app non perde mai di vista la situazione dei pagamenti avvenuti, in corso o a venire.

Che tipo di vantaggi avranno gli utenti di questo servizio?
Presto potranno entrare non solo nel bar per pagare un caffè con lo smartphone, ma anche in un negozio di arredi, ad esempio, e comprare dei mobili. Sarà una grande rivoluzione per tutti quegli esercenti, di piccole e medie dimensioni, che oggi non sono strutturati per offrire soluzioni di pagamento dilazionate nel tempo o lo fanno in modo inefficiente e costoso. Grazie alla nostra tecnologia stiamo dimostrando di poter democratizzare molte cose che, fino a poco tempo fa, erano appannaggio soltanto di grandi gruppi industriali.

Di pagamenti mobili si parla da tantissimi anni: perchè ancora oggi in Italia questa “pratica” è ancora così poco diffusa?
Fino a ora non c'era un servizio realmente efficiente, semplice e aperto all'utilizzo di tutti. Satispay è così. Durante i giorni dello shopping del Black Friday abbiamo registrato un pagamento ogni due secondi con il nostro sistema. Le cose stanno cambiando.

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