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La prima volta di Super Mario su smartphone

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La prima volta di Super Mario su smartphone

Per avere il gioco completo servono 9,99 euro. Il doppio di un videogioco di medio alto livello. Ma il prezzo è giustificato perché non parliamo di una gioco qualunque ma di Super Mario. La prima volta su smartphone di un campione di incassi di questo calibro – ricordiamo che la prima app è stata Miitomo, Pokemon Go non è al 100% Nintendo – non poteva passare inosservata. Anche perché Super Mario Run (attualmente su iOs (iPhone, iPad ecc) e a breve su Android) segna da un punto di vista strategico per Nintendo una pesante rottura con il passato e l'inizio di una nuova era che vede le ip (le proprietà intellettuali) migrare anche su un hardware diverso da quello della casa di Kyoto. Inquadrato quindi il contesto in cui nasce questa applicazione vediamo di capire com'è.
Super Mario Run, il giudizio. È molto tradizionale: i fan più ortodossi dell'idraulico saranno sicuramente soddisfatti. I boss, i dettagli, il gameplay sono quelli degli esordi. L'obiettivo, sostengono alla Nintendo, è appunto quello di bissare quello che è stato Pokémon Go per la serie di prodotti su piattaforma Nintendo. Pokémon Sole e Pokémon Luna, i titolo appena usciti per Nintendo Ds hanno totalizzato nella prima settimana dal lancio oltre 1,5 milioni di unità vendute. Il dato include le circa 132.000 copie di gioco vendute in Italia nella prima settimana.

Tuttavia, non si tratta di una demo arricchita o di una esca con tutto-il-meglio-di. Super Mario su mobile è in tutto e per tutto giapponese, studiato in ogni minimo dettaglio, perfetto. Si gioca agilmente con una mano sola: un tocco e l'omino baffuto salta, se si preme di più salta più in alto. Non ci sono comandi per farlo andare avanti, ci va automaticamente. Da qui la prima innovazione, quando i nemici sono troppo sotto li scavalca agilmente, il che rende più fluida la partita. Sono sei mondi e ciascuno ha quattro livelli (l'ultimo è il castello di Bowser). Si conquistano monete che si possono spendere per arricchire il nostro regno di oggetti e accessori. All'interno di questo regno ci sono poi mini-giochi e sfide. Si può per esempio gareggiare a tempo con “il fantasma” di un nostro amico (non si gioca contemporaneamente, è un po' come avviene per Mario Kart). Più evoluzioni e salti si compiono e più ci garantiremo gli applausi e il supporto dei Toad che assistono alla sfida. Più Toad vinci e più livelli e oggetti puoi sbloccare. Non ci sono pagamenti in-game, il che è ottimo. I genitori possono stare tranquilli.

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