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Mark Zuckerberg, la sua casa parlante e la crociata contro le fake news

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Mark Zuckerberg, la sua casa parlante e la crociata contro le fake news

Mark Zuckberberg è una delle più interessanti e più inquietanti personalità di questo secolo. All’inzio di quest’anno si era posto come obiettivo quello di correre 365 miglia in un anno. E a quanto pare ha raggiunto il traguardo. Oggi sulla sua pagina ci aggiorna su un progetto che a lui sta veramente a cuore, quello di costruirsi una casa intelligente e parlante sul modello di Jarvis, quella che troviamo nei film di Iron Man. «La mia sfida personale per il 2016 è stata quella di costruire un semplice prototipo di intelligenza artificiale per gestire la mia casa - come Jarvis in Iron Man. Il mio obiettivo era quello di imparare di più sullo stato dell'intelligenza artificiale – quali sono gli aspetti di questa disciplina in cui siamo più avanti rispetto a quanto si creda, quali sono quelli in cui abbiamo invece ancora molta strada da fare, e così via. Inoltre, queste sfide mi portano sempre a imparare di più di quanto mi aspettai, e la sfida di quest'anno mi ha permesso di rendermi conto maggiormente di tutta la tecnologia interna che gli ingegneri di Facebook utilizzano, oltre a darmi una visione completa della domotica.

Finora, quest'anno, ho costruito un semplice prototipo di intelligenza artificiale con cui posso parlare al telefono o tramite computer, che è in grado di controllare vari aspetti della mia casa, tra cui le luci, la temperatura, gli elettrodomestici, la musica e i dispositivi di sicurezza, che impara i miei gusti e le mie abitudini, che può imparare nuove parole e concetti, e che può anche divertire Max. Il prototipo utilizza diverse tecniche di intelligenza artificiale, tra cui l'elaborazione del linguaggio naturale, il riconoscimento vocale, il riconoscimento facciale, e apprendimento per rinforzo, [scritto in Python, PHP e Objective C].»

L’invito è quello di leggere tutto il post che trovate qui ( a patto di avere Facebook). E’ interessante e ben documentato, ci sono anche le foto della moglie fuori dal citofono e il progetto che illustra come intende implementare gli algoritmi di machine learning all’interno dei servizi di casa sua. Per un esperto o appassionato può essere un punto di partenza per progettare un ambiente domotico. Alcuni giorni fa ci ha illustrato qualche dettaglio in più sull’algoritmo che dovrà capire se una notizia è falsa. Dopo le polemiche scoppiate per la diffusione di notizie false sui social media, Facebook cercherà infatti di limitare la diffusione di fake news attraverso le segnalazioni dei suoi utenti, i quali avranno l'opzione di cliccare sul lato destro della storia se non la ritengono veritiera. Allo stesso tempo Fb si avvarrà anche dell'ausilio di un apposito software per individuare le fake news trainanti. Le segnalazioni poi passeranno nelle mani di un consorzio di giornalisti per essere verificate. Le storie ritenute false verranno etichettate da Fb come “contestate da controlli terzi”. Facebook modifichera' anche il suo algoritmo per assicurarsi che le vicende “controverse” non si diffondano troppo. Agli utenti che intendono condividerla verrà chiesto se sono davvero sicuri di volerlo fare. Fb infine tenterà di rendere più difficile per gli editori di trarre profitto dalle fake news, anche se non precisa come. Nell'operazione di fact checking, Facebook si servirà di organizzazioni come Abc News, Politifact, FactCheck e Snopes:almeno due di loro dovranno segnalare un problema per “marchiare” le notizie come “contestate”.

Nonostante l'annuncio delle nuove misure, le perplessità rimangono a causa della difficoltà di fare il fact checking su alcune notizie. Tuttavia, involontariamente Zuckerberg ci ha confermato qualcosa che avevamo già capito da tempo. Che Facebook non è una solo una società editoriale ma che è molto, molto di più. Su questo ne siamo sempre di più convinti.

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