L'Ipo più ambita dalla banche d'affari di Wall Street è senza dubbio Uber, il colosso che vanta una valutazione vicina ai 70 miliardi di dollari. Per la precisione la valutazione è di 68 miliardi dopo un totale di nove round di finanziamenti per un valore di 12,9 miliardi. Ma il ceo della società che sta rivoluzionando il trasporto pubblico nelle grandi città, Travis Kalanick, ha più volte sottolineato di voler rinviare l'Ipo “il più tardi possibile”. Attualmente la società è impegnata negli investimenti sull'auto senza guidatore, strategia che le ha provocato più di un problema in California. Ma Uber si trova a dover sempre gestire situazioni delicate sul fronte politico: oltre alle proteste dei tassisti, la app è finita ora nel mirino dei suoi stessi utenti che hanno iniziato ad annullare gl abbonamenti in massa a causa delle posizioni tropo filo-Trump di Kalanick, costretto a dimettersi dalla squadra di consulenti economici della Casa Bianca.