Si racconta che quando Snapchat era ancora una startup di belle speranze, Mark Zuckerberg provò più volte ad acquistarla. Il Ceo di Facebook ne aveva individuato le potenzialità in largo anticipo, ma fece immediatamente i conti con la resistenza di Evan Spiegel, fondatore del social network. Un tipo per niente facile. Oggi Snapchat è un colosso, ormai prossimo all'approdo a Wall Street. I numeri relativi alla crescita anno su anno sono spaventosi. Ma Zuckerberg non ha abbandonato l'idea di seguire quella scia. E l'introduzione di Facebook Camera, da oggi disponibile per gli utenti italiani, ne è una prova lampante.
Sono tre gli elementi che in parte rivoluzioneranno la App di Facebook: una nuova fotocamera in-app, un'opzione chiamata Direct e l'introduzione di Facebook Stories. Si tratta di tre nuove opzioni che cambieranno il box “a cosa stai pensando”. Per stessa ammissione dei vertici di Menlo Park, «non molto tempo fa la comunicazione avveniva esclusivamente tramite lo scambio di messaggi di testo, mentre con l'arrivo di foto e video gli utenti hanno iniziato a condividere maggiormente contenuti visivi. Oggi infatti le persone vogliono condividere i loro messaggi in maniera creativa e spontanea». E ancora «Oltre alla pubblicazione di contenuti più visivi, è cambiata anche la modalità con cui essi vengono condivisi con gli altri: non solo con grandi gruppi di amici, ma anche con gruppi più piccoli o addirittura solamente con una persona. Contenuti che, inoltre, risultano istantanei e non devono necessariamente durare per sempre». Ecco, dunque, nel dettaglio cosa cambia.
Nuova fotocamera
La nuova fotocamera in-app è dotata di effetti creativi ed interattivi «per stimolare il divertimento dei propri utenti e nuovi strumenti per migliorare l'esperienza di condivisione». Se si decide invece di postare su Facebook contenuti dalla fotocamera posizionata in alto a sinistra, la piattaforma rende le foto e i video più grandi in modo da renderli ancora più visibili.
Direct
Con la nuova fotocamera, si possono condividere i propri contenuti con gli amici attraverso il News Feed. Se invece si desidera condividere una foto privatamente, è possibile utilizzare la funzione Direct, un'opzione ideata per condividere foto e video individualmente o con specifici destinatari in modo temporaneo. Quando si invia una foto o un video ad un amico via Direct, il contenuto può essere visto fino a 2 volte. Dopo 24 ore da quando l'amico avrà visto la foto, il video, o un messaggio, questi spariranno e non potranno più essere rivisti.
Facebook Stories
In questa rivoluzione snapchatiana di Facebook, non poteva mancare Stories (già vista su Instagram, del resto). Facebook Stories permette di condividere foto e video con gli amici durante il corso della giornata. Invece di avere una foto o un video in modo permanente sulla bacheca, qualcuno preferisce condividere dei momenti in maniera istantanea. Le Facebook Stories sono state quindi incluse nella nuova fotocamera dell'app per dare alle persone – secondo Facebook - «più flessibilità nel modo in cui condividono le loro esperienze». Le foto e i video aggiunti alla Story scompariranno dopo 24 ore e non riappariranno sulla bacheca o nel News Feed a meno che non vengano postati anche lì. Gli amici possono rispondere alla storia, inviando una risposta individuale in Direct. Per aggiungere un contenuto alla storia, basta cliccare l'icona “La Tua Storia” sulla sinistra nella barra Storie in cima al News Feed.
“È cambiata la modalità con cui vengono condivisi i messaggi con gli altri: non solo con grandi gruppi di amici, ma anche con gruppi più piccoli o addirittura solamente con una persona. Contenuti che risultano istantanei e non devono necessariamente durare per sempre»”
La battaglia sui Teen
Marta Valsecchi, direttore dell'Osservatorio Mobile B2c Strategy del Politecnico di Milano, ha pochi dubbi: «Il lancio odierno appare un chiaro tentativo di declinare sulla piattaforma Facebook una funzionalità centrale nell'utilizzo di Snapchat da parte degli utenti e, conseguentemente, un modo per attrarre, in particolare, i teenager. Le ultime ricerche fatte a livello americano testimoniano, infatti, una costante crescita della rilevanza di Snapchat per questa fascia generazionale, in termini sia di numero di utilizzatori sia di tempo speso. Inoltre la nuova funzionalità rappresenta una modalità per cercare di stimolare il numero di condivisioni all'interno di Facebook; infatti tra il 2015 e il 2016 la produzione e condivisione di contenuti originali da parte degli utenti è calata del 15% circa (dopo che un segno negativo si era già registrato nell'anno precedente)». Secondo la Valsecchi, la ragione di una così forte attenzione verso il target dei nativi digitali (anzi, precisa, «dei nativi Mobile») è che «si tratta di una fascia della popolazione particolarmente interessante per gli investitori pubblicitari poiché difficilmente raggiungibile con i mezzi offline e persino con formati e canali digitali “tradizionali”. Non tanto evidentemente per il loro potere d'acquisto, ma in quanto influenzatori e per il loro ruolo di “trend-setter”, ossia amplificatori di tendenze che caratterizzeranno a seguire i comportamenti anche di altre fasce d'età».
© Riproduzione riservata