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Smartphone: «Honor è una comunità e non un device»

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Mobile World Congress barcellona

Smartphone: «Honor è una comunità e non un device»


Giovane, europea e soprattutto donna. Tre caratteristiche che non hanno impedito ad Eva Wimmers di convincere i cinesi di Huawei, che le hanno affidato la presidenza di Honor in Europa. Una storia di leadership al femminile interessante, alla vigilia di un Mobile World Congress che si prevede ricco. La Wimmers ha alle spalle più di vent'anni di esperienza in posizioni manageriali nel settore ICT e in comunicazione. È stata artefice del successo dei prodotti a marchio Telekom “T-Com” e “MDA”. Ora è ai vertici di Honor.
«Quando si ama ciò che si sta facendo, - ha raccontato al Wimmers in esclusiva al Sole24Ore - quando ogni giorno si scopre che tutto quello che fai è interessante e ti spinge a andare avanti e di fare molto meglio ti senti bene con te stesso. Penso che prima di tutto ogni persona è un individuo prima di essere una donna o un uomo, col proprio carattere, il proprio atteggiamento e le proprie competenze. Ho lavorato accanto al marketing della tecnologia, della finanza, e l'approvvigionamento e sono sempre stata valutata in base ai risultati e gli obiettivi che ho raggiunto. In questo senso mi considero fortunata perché so che questa, purtroppo, non è l'esperienza di ogni donna. Credo che nel mondo degli affari ciò che conta è abilità della gente, le qualità di leadership, la competenza nel lavoro, la passione e la capacità di portare risultati. E poi un buon senso dell'umorismo, per non prendersi sempre troppo sul serio».

La Cina è un mercato incredibile, pieno di colossi e in grande fermento. Come vuole posizionarsi Honor? Quali sono i vostri obiettivi per questo 2017?
La Cina è probabilmente il mercato con i più grandi movimenti, dove i players crescono a grande velocità, dove i modelli, le strategie di marketing, i prodotti sono in continua evoluzione. Si tratta di un mercato molto competitivo e in continuo fermento. Honor è cresciuta di oltre il 250% negli ultimi due anni in Cina, mentre in Europa ha visto una crescita del 300% solo nel 2016. Abbiamo investito molto sulla qualità dei nostri prodotti, sul design e sul contatto con la nostra community. Il nostro obiettivo è costruire smartphone sempre migliori per i nostri clienti. È questa la strada del successo.

I numeri sono notevoli. Come avete fatto ad emergere?
Abbiamo costruito Honor come una comunità, non come un pezzo di hardware. Si tratta di una comunità che ruota attorno a tecnologia, comunicazione e smartphone. Abbiamo puntato molto sul concetto di coraggio. E abbiamo creato una realtà intorno a uno smartphone.
Abbiamo puntato molto sui giovani, sui nativi digitali, sugli amanti della tecnologia. E in questo senso abbiamo scelto una comunicazione completamente diversa. I giovani, i nativi digitali, non sono solo un segmento di mercato. Sono clienti che vivono online. La loro vita è online. E questo non si sposa granché bene con il marketing tradizionale. Nella maggior parte dei paesi dell'Occidente, i giovani non leggono i giornali, non guardano la TV. Quindi, se si progetta un device per queste persone, è necessario un approccio completamente differente. Faccio un esempio: le persone del nostro team socialmente attive, hanno un nome e un volto, non si nascondono dietro un account Honor senza identità. E poi i device. I nostri utenti sono alla ricerca di smartphone con caratteristiche ben precise: macchina fotografica al top, la durata della batteria, la potenza, il design. La comunità dei nostri fan sta crescendo. Sono 100 milioni in tutto il mondo; in Italia sono circa 135.000, con un incremento di oltre il 150% nel corso dell'ultimo anno.

Molti continuano a dire Huawei-Honor. Spieghiamo meglio il legame fra le due società?
Siamo orgogliosi di essere parte di Huawei, di questa famiglia. Abbiamo gli stessi centri di Ricerca e Sviluppo e controllo qualità. Anche lo sviluppo del software è lo stesso. Come Honor abbiamo un nostro centro di progettazione, un nostro team di marketing e diversi canali di mercato, perché il nostro business è in gran parte online. Come detto, evitiamo il marketing tradizionale o broadcast. Vendiamo direttamente al consumatore attraverso le piattaforme di eCommerce migliori in tutto il mondo; stiamo lavorando a promuovere una partnership con Amazon, Google, Facebook e Twitter. Questo perché il percorso del nostro cliente tipo è principalmente online. I nativi digitali vedono lo smartphone come una finestra per rimanere in contatto con il mondo. Lo smartphone è una necessità per la loro vita quotidiana, per rimanere in contatto con i loro amici, per ottenere informazioni, per vedere video, ascoltare musica. Il portafoglio clienti di Huawei, invece, è più vasto. Ma del resto, tutto il mondo è pieno di doppi marchi, come BMW e Mini, Nike e Converse, L'Oreal e Lancôme, tanto per fare alcuni esempi.

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