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Facebook ammette: il social è stato usato dai governi per creare fake…

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IL REPORT

Facebook ammette: il social è stato usato dai governi per creare fake news

Saranno anche impegnati in un'epica battaglia contro le “fake news” ma le notizie vere sanno bene come mimetizzarle. Dopo 11 pagine, a denti stretti, l'ammissione però arriva: 30 mila account sono stati sospesi perché sospettati di essere utilizzati in una campagna di manipolazioni delle elezioni francesi. E ancora: in occasione delle elezioni presidenziali USA sono state rilevate attività sospette che “non contraddicono” le risultanze del rapporto di CIA, NSA ed Fbi. Il paper in sostanza attribuisce un ruolo alla Russia nel furto di materiale dalle mail del team della candidata democratica Hillary Clinton e nel tentativo di inquinare la campagna elettorale.

In un documento di 13 pagine intitolato «Information Operations and Facebook» la società di Mark Zuckerberg ha quindi ammesso ufficialmente la presenza di attività sospette realizzate attraverso il social network in occasione dei due appuntamenti presidenziali. Dopo aver ricordato l'impegno della società nel garantire l'incolumità degli account e la correttezza dei dibattiti e delle informazioni che vengono veicolate, la nota descrive le modalità con cui il social può diventare oggetto di manipolazioni. Strumento per diffondere false informazioni o orchestrare campagne politiche oltre i limiti della correttezza.

È il capitolo relativo ai “False Amplifiers” ossia finti account appositamente creati per manipolare l'opinione pubblica. A volta la creazione di false amplifiers avviene su larga scala, puntando più sulla quantità che sulla qualità. Viceversa in altri casi avviene in dimensioni più ridotte ma più attente alla “fattura” dei finti profili. Dopo di che questi account sono utilizzati per diffondere notizie e/o immagini false, manipolate. E agiscono in maniera coordinata ingigantendo così l'effetto finale della campagna d'opinione. Un aspetto importante evidenziato dalla nota è che mentre spesso in rete queste azioni vengono eseguite da “social bots” ossia da computer nel caso dei finti profili Facebook prevale la componente umana. Inoltre, spiega la società, si è visto come queste operazioni vengano coordinate da soggetti con una buona conoscenza della realtà politica dei paesi target supportati da account di più basso livello che si muovono su indicazione dei primi.

Facebook ribadisce poi il suo impegno e il miglioramento delle tecniche per il contrasto di queste pratiche. Proprio grazie a recenti miglioramenti su questo fronte, spiega la società, sono stati presi provvedimenti nei confronti di 30 mila finti account creati in Francia in occasione delle elezioni presidenziali. Alcuni giorni fa la società giapponese di cyber sicurezza Trend Micro aveva evidenziato in uno studio i possibili legami delle azioni rilevate in Francia con quelle che hanno caratterizzato le elezioni USA ipotizzando una comune matrice russa attraverso uno o più gruppi conosciuti con i nomi “Pawn Storm” e “Fancy Bear”.
Nel corso della campagna elettorale statunitense, continua Facebook, sono stati rilevati diversi tentativi di infiltrazioni malevole. Tuttavia, spiega la società, non ci risulta che nessun account esistente sia stato compromesso. Uno dei tentativi è stato però quello di utilizzare il social network per diffondere informazioni sottratte illegittimamente da altre fonti (come account e-mail) per colpire la reputazione di alcuni personaggi politici.

A questo scopo sono stati creati falsi profili per amplificare la diffusione di informazioni sensibili e/o manipolate. Il tema è sempre più caldo e al centro delle attenzioni di Governi e forze politiche. In vista delle elezioni del prossimo autunno la Germania si appresta a varare una severa normativa che prevede sanzioni fino a 50 milioni di euro per i social media che non provvedono al controllo e alla rimozione di fake news. Due giorni fa Google ha annunciato novità nel suo algoritmo di ricerca con l'obiettivo di privilegiare sempre di più l'informazione “di qualità” prodotta da fonti giudicate autorevoli. Per gli utenti saranno previste maggiori possibilità di segnalare notizie false, offensive e razziste.

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