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Lavoro e pensioni, rischio giovani

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Lavoro e pensioni, rischio giovani

Per i trentenni si allontana sempre di più l’età della pensione e crescono i rischi, per chi ha avuto una carriera incerta e spezzettata, che si allontani il momento in cui percepirà un assegno adeguato. La differenza tra padri e figli può arrivare fino a 6 anni, visto che i primi oggi vanno in pensione a 66 anni e 7 mesi mentre i loro figli nati nel 1980 nei casi peggiori rischiano di dover aspettare fino a 73 anni. Taglio del cuneo previdenziale e politiche attive per il lavoro potrebbero attenuare i rischi futuri per i giovani. Ma intanto la spesa pensionistica cresce più del previsto, come avverte il Fondo monetario, ostacolando il riequilibrio del sistema di welfare, troppo sbilanciato sulla tutela dei lavoratori anziani e poco a favore di chi il lavoro non ce l’ha o ne ha uno precario.

Colombo e Prioschi pagina 3