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4/5 Quando la startup fa flop/Better Place

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    i fallimenti più costosi

    Quando la super startup non decolla: 5 flop clamorosi della Silicon Valley

    Lunedì ha fatto notizia il maxi-investimento da 10 miliardi di dollari che Softbank, un gruppo giapponese delle telecomunicazioni, destinerà alla app californiana di trasporti Uber. L'accordo è stato salutato come «uno dei più grandi round di sempre nel mondo startup», anche se tecnicamente non si parla di un round (e Uber non è più una startup, essendo nata nel 2009). Un buon segnale? Non è detto. La storia recente dei finanziamenti record è costellata dai flop di imprese che avevano guadagnato la fiducia degli investitori prima di scivolare verso la cessione o la bancarotta definitiva. Cb Insights, una società di consulenza americana, ha dedicato uno studio ad hoc ai 121 fallimenti «più grandi e costosi di tutti i tempi». Eccone alcuni.

    4/5 Quando la startup fa flop/Better Place

    Better Place, nata nel 2007 a Palo Alto (California), aveva scelto un'economia di piccole dimensioni come Israele per testare il suo modello: stazioni di servizio a pagamento per la ricarica di auto elettriche, anni prima dell'exploit mediatico di modelli globali come la Tesla. La strategia ha pagato? No. Dopo aver messo sotto chiave finanziamenti per 675,3 milioni di dollari, la startup ha continuato a posticipare il debutto, facendo crescere i costi senza riuscire a “scalare” (aumentare la dimensione di produzione) e rendere sostenibile il progetto. La bancarotta è stata dichiarata in via definitiva nel 2013, sempre in Israele.

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