Tecnologia

OnePlus 5T, il super android che si atteggia da Apple. Ecco come va

  • Abbonati
  • Accedi
smartphone

OnePlus 5T, il super android che si atteggia da Apple. Ecco come va

Rinunciare al sensore delle impronte digitali sulla scocca anteriore per far spazio a un display più grande: il concetto è sempre quello. Le dinamiche del nuovo mercato degli smartphone hanno coinvolto anche OnePlus, che con l'ultimo device di casa (il OnePlus 5T), sposa due innovazioni cardine di questo 2017: il display borderless e il riconoscimento facciale. Ma come va questo OnePlus 5T? Dopo due settimane di utilizzo, ecco che cosa ne pensiamo.

Come si presenta
Partiamo dall'inizio, cioè dalla confezione. Scatola bianca e rossa come d’abitudine, con un bel 5 in rilievo e solo sul lato la specifica che si tratta del 5T. All'interno il telefono e il caricabatterie (cavo rosso e alimentatore dash charge). Niente cuffiette, che si comprano a parte. La cover in gomma crystal clear c’è ma se ne trovano di miglior fattura su Amazon o (piuttosto care) direttamente nello store ufficiale online di OnePlus (a noi è piaciuta moltissimo quella rossa in silicone!).

Com'è fatto
I materiali usati per questo OnePlus 5T sono metallo e vetro. Gli stessi che la casa cinese ha utilizzato per il modello precedente (il 5). Del resto il device è pressoché identico, se non fosse per un display allungato (1080 x 2160 pixel amoled, prodotto da Samsung) che diventa 18:9. Le rifiniture sono molto curate e la sensazione, dopo averlo scartato, è quella di tenere tra le mani un bell'oggetto. I tasti laterali sono quelli classici di OnePlus: sulla sinistra il comodissimo switch che consente (un po' in stile iPhone e senza dover sbloccare il device) di passare dalla modalità normale a quella silenziosa, con uno step centrale sul “non disturbare”. Sempre a sinistra il controllo del volume, a destra l’accensione.

Il tasto per lo sbloccare il telefono con l’impronta digitale è stato spostato sulla scocca posteriore e posizionato al centro: è ben raggiungibile, soprattutto quando si usa una cover che agevola la ricerca del punto esatto. La scelta di non aver affiancato il sensore alle fotocamere (come ha fatto Samsung e come non ha fatto, per esempio, LG) è comunque da promuovere. La fotocamera posteriore è doppia e sporge dalla scocca: un po' fastidiosa se si usa il telefono senza cover.

Come va
OnePlus è da sempre sinonimo di alte prestazioni. E questo 5T non delude. La fluidità di utilizzo (grazie agli 8 gb di ram a corredo dello Snapdragon 835) è fra le migliori in circolazioni. Anche in condizioni di stress (con più app aperte), lo switch fra le applicazioni rimane veloce. Il nuovo Android Oreo arriverà nelle prossime settimane, e con questo anche la nuova versione di OxygenOS, la personalizzazione del robottino “Made in OnePlus”. La fotocamera posteriore è stata migliorata rispetto al modello 5 (il sensore secondario non è più da 16 megapixel ma da 20) ma le foto ci sembrano pressoché identiche. Rimane la solita fatica in condizioni di luce non eccellenti: iPhone e Samsung Galaxy rimangono un passo avanti.

I video in 4k sono invece nella media degli altri top di gamma. Il display è un 6 pollici Amoled: la qualità è nella media: i colori sono nitidi e la brillantezza è buona. Anche in condizioni di luce molto forte, il pannello reagisce bene. Tuttavia, se messo di fianco ad un Galaxy Note 8 la differenza (in favore del Samsung) c'è, e si vede.

La batteria è forse la migliore sul mercato. E non è un fatto di amperaggio (3300 mAh sono nella media del mercato) ma di ottimizzazione hardware/software: dopo una lunga giornata di utilizzo, OnePlus 5 ha ancora tra il 15% e il 20% di energia residua. Il tutto corredato al sistema di ricarica dash charge, tecnologia proprietaria che ricarica velocemente e senza scaldare il device.

Il riconoscimento facciale
Più che per il display, questo OnePlus 5T ci ha colpito per il sistema di riconoscimento facciale. La tecnologia usata è differente (e meno complessa e precisa) da quella proposta da Apple con iPhone X. Ciononostante funziona molto bene. La fotocamera anteriore fa il suo lavoro in modo egregio, riconoscendo il volto abbastanza velocemente anche in condizioni di visibilità non perfette. Abbiamo provato a ingannare OnePlus5T in diverse circostanze: con occhiali da sole, con berretti di varia misura, in locali meno luminosi, ma non ci siamo riusciti. Lo sblocco con riconoscimento facciale ha funzionato sempre molto bene. Solo in condizioni di buio il device fa fatica a riconoscerci. La comodità della tecnologia è tutta da valutare, ed è soggettiva. Ma questa è un'altra storia.

La differenza è il prezzo
In conclusione, questo OnePlus 5T è sicuramente fra i migliori Android del 2017. Le differenze col modello 5 sono pochissime, e sostanzialmente estetiche. Ma il passo in avanti concreto è il riconoscimento facciale. Il vero punto di forza di questo device rimane il prezzo: con 559 euro si compra la versione più performante (8/128 gb). I device di pari livello costano almeno 300 euro in più.

© Riproduzione riservata