
3/5 Alexa punta agli uffici e agli amanti del gaming
La grande novità per l'assistente virtuale di Jeff Bezos, di cui si attende ancora il lancio in italiano, è stata annunciata poche settimane fa, in occasione dell'evento re:Invent di Amazon Web Services: Echo e Alexa vivranno su una piattaforma parallela dedicata alle aziende e ai professionisti. Alexa for business, questo il nome della soluzione, consiste in una serie di nuove funzioni che l'altoparlante “smart” (Echo) potrà svolgere: dalla gestione dell'agenda per gli appuntamenti di lavoro all'avvio di sessioni di videoconferenza e conference call tra diversi uffici fino a una serie di specifici servizi configurabili in modo personalizzato.
Da maggiordomo virtuale, insomma, Alexa punta a diventare anche segretaria virtuale, andando oltre l'orizzonte in cui si muovono Google Assistant e Siri e affinando quanto già si può fare con Cortana (Windows 10 consente infatti di parlare all'assistente e ricevere risposte audio, anche in ufficio). L'idea è sicuramente buona ma c'è (giustamente) chi fa notare come i possibili rischi circa privacy e sicurezza aumenterebbero. Certo è che Amazon su Alexa (si stima che i dispositivi compatibili in attività sul pianeta saranno 130 milioni entro il 2020) ci punta moltissimo e non a caso ha pensato bene di portare il suo assistente vocale anche nel mondo videoludico. Le potenzialità di Alexa animeranno infatti Ghost, un assistente personale virtuale (compatibile con qualsiasi dispositivo che integra l'assistente virtuale) pensato per accompagnare i videogiocatori di Destiny 2 nel loro gameplay, offrendo informazioni e suggerimenti per il proseguimento del gioco. Con Sonos, invece, Alexa è già entrata nel mondo Ikea, equipaggiando gli altoparlanti intelligenti che popoleranno l'offerta smart home della casa svedese.
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