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Facebook farà scegliere agli utenti da chi informarsi, vincerà la…

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Facebook farà scegliere agli utenti da chi informarsi, vincerà la qualità?

fonte AP
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Facebook e le news, ancora. Pochi giorni fa l’azienda aveva annunciato che presto il NewsFeed favorirà l’evidenza di post personali, di amici e familiari, mentre compariranno meno frequentemente le news, video e post da parte di brand (giornali, aziende). Una svolta radicale che secondo Zuckerberg - lo spiega in un post - comporterà una riduzione della presenza di notizie dal 5 al 4% nel NewsFeed degli utenti. Le conseguenze reali sono ancora da valutare, ma certamente la scelta non ha fatto felici gli editori.

Nel frattempo Zuckerberg ha comunicato di aver trovato una soluzioneper affrontare il tema fake news, che in particolare negli Stati Uniti dall’ultima campagna elettorale in poi è entrato nel dibattito pubblico per il ruolo che ha avuto Facebook nella loro diffusione, dal momento che il 45% degli adulti americani si informa sul social network (dati Pew Research). L’obiettivo è dare priorità a «notizie attendibili, informative e locali».

La soluzione individuata è che saranno gli utenti a scegliere quali sono le fonti più affidabili. E dunque se la pagina Facebook di un giornale debba avere una maggiore frequenza nell’apparire sul NewsFeed rispetto ad altre. Zuckerberg parla di un «tema complicato» su cui prendere una decisione: «avremmo potuto decidere noi, ma non è un tipo di scelta con il quale ci sentiamo a nostro agio. Abbiamo pensato di chiedere ad esperti esterni, ma non avrebbe risolto il problema dell’oggettività. Oppure avremmo potuto chiedere a voi - la community - e utilizzare le vostre risposte per determinare il ranking. Riteniamo sia la soluzione più oggettiva».

Agli utenti verrà prima chiesto se hanno confidenza con una certa testata, e successivamente che voto le danno. Non sarà l’unico criterio, ma avrà il suo peso nella determinazione del ranking per il NewsFeed. Facebook non condividerà il risultato dei sondaggi con gli editori, ha detto al Wall Street Journal Adam Mosseri, il responsabile del NewsFeed. I primi commenti degli esperti sono molto critici rispetto alla scelta adottata da Facebook: viene considerata una scorciatoia per affrontare un tema complesso che può avere un impatto rilevante sulla formazione dell’opinione pubblica, e dunque una funzione sociale. È inoltre arbitrario sostenere che questa sia la soluzione per avere risultati più «obiettivi», come sostiene Zuckerberg. Quanto alle conseguenze per il traffico diretto verso i siti di informazione, saranno ovviamente avvantaggiati quelli scegli dagli utenti. Sul resto si possono solo sollevare interrogativi: verranno favoriti editori tradizionali o nativi digitali? Testate connotate politicamente o più obiettive? Vincerà davvero la qualità e quindi, in fin dei conti, sapremo scegliere per noi stessi e gli altri com’è meglio informarsi?

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