«Connettiamo le persone. Ecco perché tutto il lavoro che facciamo per la crescita è giustificato. Forse a qualcuno costa la vita perché si espone ai bulli, forse qualcuno muore in un attacco terroristico coordinato sulla nostra piattaforma. Ma connettere le persone è il nostro imperativo». È il senso di un documento interno di Facebook scritto nel 2016 da Andrew Bosworth, vice president oggi responsabile dei progetti di realtà virtuale e aumentata, pubblicato da Buzzfeed. La testata americana dice che il manager, che lavora in Facebook dal 2006, è uno dei fedelissimi di Zuckerberg.
La memo interna arrivava in un momento delicato per Facebook: il giorno prima l’uccisione di un uomo a Chicago era stata trasmessa con Facebook Live in diretta sul social network. Sempre in quei giorni Facebook si era sentita dire no dall’India rispetto al programma di espansione per portare servizi di connettività base in Paesi in via di sviluppo.
"why did you write a post you don't agree with?" It was intended to be provocative. This was one of the most unpopu… https://twitter.com/i/web/status/979484226922819584
– Boz(boztank)
Bosworth, su Twitter, dopo la pubblicazione ha preso le distanze dal memorandum: «Non sono d'accordo e non lo ero neanche due anni fa quando l'ho scritto. Lo scopo era portare alla luce questioni che meritavano discussioni più ampie con la società». Ha successivamente cancellato il post, dopo che la risposta è arrivata da Zuckerberg: «Non abbiamo mai creduto che il fine giustifichi i mezzi. Io e tante persone in Facebook siamo fortemente in disaccordo. Bosworth è un manager talentuoso che dice molte cose provocatorie». Secondo The Verge decine di dipendenti di Facebook stanno usando la chat interna per condividere le preoccupazioni su questo materiale divulgato ai media.
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