Sembrano tornati i tempi d’oro per il Bitcoin. In realtà a fare faville non è la criptovaluta più famosa, ma il suo figlio minore, il Bitcoin Cash, che in una sola settimana ha raddoppiato le quotazioni, passando da 750 a circa 1.500 dollari e raggiungendo una capitalizzazione di mercato di 25 miliardi di dollari. Per fare un raffronto il capostipite Bitcoin nello stesso periodo ha messo a segno un recupero limitato al 15% del valore salendo sopra 9.000 dollari.

A mettere le ali alla valuta sono le voci di una nuova scissione, una “hard fork” come si dice nello slang del criptomondo, per il Cash, nato solo lo scorso agosto da una scissione del protocollo dello stesso Bitcoin, salendo in pochi mesi al quarto posto nella classifica delle criptovalute per valore di mercato.

La nuova “fork” che il 15 maggio darà vita a Bitcoin Abc, acronimo per Adjustable Blocksize Cap, punta a rendere più rapido ed efficiente il processo di validazione delle transazioni aumentando la capacità dei singoli blocchi da agganciare alla blockchain a 32 Mb, un valore quadruplo rispetto a quello attuale del Cash che è di 8 Mb. La blockchain di Bitcoin ha blocchi con una capacità limitata a 1 Mb. È evidente che maggiore la capacità dei blocchi e maggiore sarà il numero di transazioni che potrà contenere: di conseguenza più rapido sarà il processo di validazione, che oggi per Bitcoin può richiedere anche qualche ora.

Il balzo delle quotazioni di Bitcoin Cash è attribuibile alle attese che la nuova scissione lasci in eredità ai possessori del Cash un nuovo Abc: in sostanza il 15 maggio al momento della separazione delle due blockchain i possessori del Cash si troveranno una unità anche sulla nuova blockchain dell’Abc.

Ma non è escluso che le attese siano destinate ad andare deluse: se tutti i partecipanti adotteranno il nuovo protocollo il nuovo Abc sostituirà completamente il “vecchio” Cash. Il sistema di Bitcoin richiede infatti l’unanimità dei partecipanti al sistema per modificare le regole del gioco. Non era successo ad agosto con Bitcoin, che continua a rimanere la criptovaluta a maggior capitalizzazione - quasi 160 miliardi di dollari, con una quota del 37% sul mercato toale dellecriptovalute. Ma non è escluso che succeda con la nuova hard fork.

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