SEATTLE - Microsoft spinge sull'intelligent cloud, il cloud potenziato dall'intelligenza artificiale, annunciando – fra le altre cose - due nuove partnership con l'azienda cinese di droni Dji e il colosso americano dei semiconduttori Qualcomm. La doppia intesa è stata ufficializzata dal Ceo Satya Nadella sul palco del Build, la maxi-conferenza degli sviluppatori appena iniziata qui a Seattle (dall'8 al 10 maggio sarà il turno di Google, ovviamente in Silicon Valley). In genere la Build fa da faro sulle rotte future di Microsoft, e questa edizione ha rispettato le attese. Nessuna novità esplosiva ma un'idea chiara sul cambio di passo di Microsoft, sempre più proiettata in un'ottica B2B: monetizzare la gestione dei dati per le imprese con i servizi cloud, capitalizzando anche l'open source, l'apertura dei propri codici ai programmatori esterni.
Dopo aver ripetuto per anni il ritornello dell'internet as a service, internet come un servizio, Microsoft conferma insomma che le sue priorità si concentrano sulla miniera del cloud computing (la sola piattaforma Azure è cresciuta di oltre il 90% nell'ultimo trimestre) e lo sviluppo di tecnologie di intelligenza artificiale. Nadella, il Ceo in carica dal 2014, ha ribadito «il cambiamento in corso» di Microsoft, approfittando del palco per dire la sua sul Gdpr: «Un regolamento solido, giusto – dice – Qui a Microsoft vi assicuriamo che tutti i dati resteranno vostri». Fra le altre novità in agenda ci sono kit per sviluppare sistemi di riconoscimento vocale più sofisticati e un sistema di ricerca (Azure Search) integrato da «servizi cognitivi»: un software che rinforza le tecnologie di indicizzazione con l'intelligenza artificiale, consentendo una maggiore rapidità nella ricerca di file e documenti.
Le nuove partnership. E l'apertura all'open source
Le due intese con Dji e Qualcomm, presentate come «accordi commerciali», fanno comodo sia alle ambizioni di espansione di Microsoft nel segmento del cloud computing sia al tentativo di accreditarsi come un concorrente d’avanguardia per le piattaforme di artificial intelligence. La parola magica è edge computing, la tecnologia che permette di elaborare dati direttamente dai device.
Dji ha scelto come fornitore dei suoi servizi cloud Azure, la piattaforma di Microsoft, e collaborerà con l'azienda di Redmond per lo sviluppo di soluzioni di intelligenza artificiale applicabili a settori come agricoltura, costruzioni e sicurezza pubblica. In particolare, le due aziende collaboreranno per creare una software developer kit (kit di sviluppo software, ndr) da utilizzare su Windows 10, aprendo a tutti i dispositivi che “girano” con Windows 10 i dati raccolti dai droni di Dji. «I kit di sviluppo porteranno la capacità di trasferire dati in tempo reale sui circa 700 milioni di device connessi a Windows 10». Qualcomm ha siglato un'intesa per creare un kit di sviluppo di tecnologie di «visual Ai» (intelligenza artificiale applicata in ambito visivo, come il riconoscimento facciale) che funzionerà sempre sulla piattaforma Azure. Un altro passo importante, annunciato sempre da Nadella, arriva sul fronte dell'open source: i clienti avranno la possibilità di intervenire e modificare i codici del programma Azure Iot Edge Runtime, adattandolo alle proprie esigenze e correggendo gli eventuali bug (errori) rinvenuti.
Le novità su Ai, mixed reality e... blockchain
Se ci si ferma ai soli annunci sul tema Ai, la lista è lunga. Microsoft ha incassato qualche boato di approvazione dei suoi sviluppatori con Project Kinect for Azure (un pacchetto di sensori abilitati da un sistema interno di intelligenza artificiale, inclusa una videocamera ad alta profondità), Speech Devices Sdk (un kit per sviluppare assistenti vocali, applicabili ad esempio nelle auto a guida assistita e negli altoparlanti) e Project Brainwave (un’architettura per reti neurali).
L'altra grande attesa dell'evento era la cosiddetta mixed reality, come Microsoft ha ribattezzato i suoi prodotti di realtà aumentata. Un servizio appetibile per i professionisti degli studi di architettura è Microsoft Layout, che consente di importare modelli 3D nei layout di edifici esistenti ed elaborare ologrammi di
alta qualità in fase di progettazione. Neppure a dirlo, ci sono news in vista anche sul tema della blockchain, il database distribuito assurto agli onori delle cronache come registro contabile alla transazione delle criptovalute. In realtà la tecnologia in sé viene considerata più interessante di bitcoin e derivati, attirando l'attenzione incrociata di banche, regolatori e aziende tecnologiche. Microsoft non fa eccezione: è di oggi il lancio di Azure Blockchain Workbench,una piattaforma per sviluppare soluzioni blockchain basandosi su un network tutto retto su Azure.
Qualche accenno anche alla tanto attesa integrazione fra Cortana e Alexa, gli assistenti vocali di Microsoft e Amazon («I nostri amici al di là del lago», come li chiama Nadella). In una simulazione sul palco è stato mostrato come i due sistemi possono collaborare, scambiandosi le richieste a seconda delle rispettive funzioni («Aspetta, chiedo a Cortana» e viceversa). Il dialogo fra le due rientra nell'orizzonte dei cosiddetti bot conversazionali, i software che rispondono a domande degli utenti con un set precompilato di risposte. Per ora il raggio di azione di entrambe è abbastanza limitato, ma Nadella vede grossi margini di sviluppo sempre nel segmento dell'internet of things, l'internet delle cose (dove Microsoft ha investito l'equivalente di 5 miliardi di dollari).
Le novità per Microsoft 365
Forse meno futuristici, ma più immediati, gli aggiornamenti che riguardano uno strumento di lavoro come Microsoft 365: il pacchetto che include Office 365, Windows 10 e Enterprise Mobility + Security. Anche qui però è l'intelligenza artificiale a fare da motore al cambiamento, sotto forma dell'integrazione di sistemi di machine learning (apprendimento automatico) in prodotti già esistenti. Spunta ad esempio Windows Machine Learning, piattaforma che permette agli sviluppatori di realizzare modelli di machine learning sul cloud e utilizzarli poi anche quando il dispositivo è disconnesso alla Rete. Rivolgendosi a un pubblico più generale, emergono novità come Your Phone: sistema che consente di aprire una finestra sul proprio smartphone dal computer, trasmettendo messaggi e foto senza scollarsi dallo schermo del Pc.
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