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Nuove competenze necessarie per la sicurezza nell’ecosistema 4.0

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a napoli il roadshow di nÒva24

Nuove competenze necessarie per la sicurezza nell’ecosistema 4.0

Reuters
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La digitalizzazione pervade la vita quotidiana, dalla casa al lavoro. E non solo per via di computer e smartphone. Le automobili e le telecamere per il controllo degli accessi nelle case, le centrali di controllo domotiche e i chip per la localizzazione degli animali domestici, i robot in linea di montaggio e i sensori che leggono la loro efficienza, le piattaforme che governano la micrologistica cittadina e i satelliti che tengono monitorato il clima in ogni istante, le macchine per le analisi mediche e i mezzi di comunicazione...

I chip e il software sono ovunque e sono connessi alla rete. Alimentano le opportunità e i rischi. Favoriscono lo sviluppo di servizi ai cittadini e suggeriscono nuovi modelli di business per le imprese, attraverso la gestione dei processi di approvvigionamento, produzione e vendita tramite le tecnologie di rete. Ma offrono il fianco a sempre nuove e pericolose azioni di cybercrime, in grado di violare il “sistema impresa” e minarne drasticamente la capacità competitiva.

Per questo è fondamentale confrontarsi e aumentare la consapevolezza sulle opportunità e sui rischi conseguenti. Arriva a Napoli lunedì 21 maggio la nuova tappa del roadshow “Cyber Security. L'evoluzione della sicurezza nell'ecosistema 4.0” organizzato da Nòva 24 - Il Sole 24 Ore, in collaborazione con l'Unione Industriali Napoli, l'Università degli Studi Parthenope e il Cini, presso Villa Doria d'Angri.

Un percorso iniziato nel 2017 a Milano e Roma e che continua nel 2018 sul territorio italiano, per affrontare un tema ampio e fortemente sentito dal Paese.
Rivolto ad aziende – in particolare le Pmi - e professionisti, il convegno ha l'obiettivo di diffondere la conoscenza sul tema della sicurezza informatica e sulle ricadute del fenomeno sul sistema imprenditoriale, attraverso un confronto tra università e istituzioni, mondo delle aziende e associazioni di categoria.

I lavori, coordinati da Luca De Biase, caporedattore del Sole 24 Ore, si apriranno alle 9.30 con l'introduzione di Ambrogio Prezioso, presidente dell'Unione Industriali Napoli, e di Alberto Carotenuto, Rettore dell'Università degli Studi Parthenope, che evidenzia: «Si tratta di un evento che testimonia il grande impegno di tutte le università campane per fornire risposte concrete alla crescente necessità di professionisti esperti delle problematiche della cybersecurity. La cyber security è una priorità – sia a livello nazionale che europeo – e le università raccolgono con coraggio e responsabilità la grande sfida a cui sono chiamate a rispondere. In particolare, l'Università “Parthenope”, oltre ad essere uno dei nodi del Laboratorio Nazionale Cyber Security del CINI, è anche stata la sede campana dell'edizione di quest'anno della Cyber Challenge, l'iniziativa congiunta delle università italiana per preparare la prossima generazione di cyber defenders».

A fare quindi il punto sul ruolo dei centri nell'ecosistema cyber nazionale e sull'attività di ricerca e di formazione sulla cybersecurity all'Università degli studi Parthenope saranno rispettivamente gli interventi del Presidente del Cini Paolo Prinetto e del responsabile Nodo Parthenope del Lab. Nazionale Cini Luigi Romano.

Il compito di approfondire il tema del valore dei dati protetti sarà affidato ad Antonio Palumbo, Sales manager public and private business market Campania and Basilicata Tim. «L'evoluzione 4.0 delle aziende ha, tra le conseguenze, la produzione di una notevole quantità di dati che descrivono il modo di lavorare delle imprese e ne rappresentano, in sostanza, “l'identità” – sottolinea Palumbo -. I dati sono il nuovo asset aziendale e la loro protezione richiede un insieme di competenze quali la gestione delle reti fisse e mobili, la conoscenza dei modelli di cloud computing e l'integrazione di tecnologie hardware e software. Questi fattori, combinati nel modo opportuno, costruiscono il valore del dato protetto. Tim mette a disposizione il proprio know how e le risorse tecnologiche per la gestione di tutte le componenti che sono alla base della cybersecurity, a beneficio di aziende, pubbliche amministrazioni e cittadini».

La seconda parte della mattinata sarà dedicato ad analizzare alcuni temi chiave per lo sviluppo di sistemi efficaci di prevenzione del cyber crime: dal ruolo delle attività di ricerca e trasferimento tecnologico in tema di sicurezza alle sfide aperte ed alle opportunità di business del settore, dall'identificazione di presidi, strutture e processi per una efficace gestione del Rischio Informatico e della CyberSecurity sino all'analisi del framework europeo e degli schemi nazionali quando si parla di certificazione di sicurezza informatica.

A parlare di questi temi si succederanno Antonino Mazzeo, presidente del Centro regionale information communication technology (CeRICT) dell'Università degli Studi di Napoli Federico II, Valentina Casola, professore associato Dipartimento di Ingegneria elettrica e tecnologie dell'informazione dell'Università di Napoli Federico II, Rocco Mammoliti, responsabile della sicurezza informatica di Poste Italiane, e Rita Forsi, direttore Iscom.

La sicurezza informatica poggia le basi anche sul ruolo giocato da alcune figure professionali: i lavori proseguiranno con l'approfondimento sulla CyberNotary, a cura di Michele Nastri, consigliere responsabile settore informatico del Consiglio Nazionale del Notariato, presidente Notartel, e sul ruolo dei technology provider per la sicurezza dell'ecosistema 4.0, che verrà illustrato da Giorgio Mosca, Strategy & technology director, security & information systems division di Leonardo.

Verrà quindi analizzato un caso specifico di gestione della cybersicurezza, quello delle navi mercantili: a fare un quadro delle best practice sarà Dario Bocchetti, Energy saving and innovation manager Grimaldi Group.
I lavori si concluderanno con due focus: il primo, a cura di Alberto Meneghini, Managing director Accenture, offrirà una panoramica sulle modalità per colmare il gap degli attacchi cyber, mentre Giuseppe Mocerino, Ceo di Netgroup, analizzerà i rischi che nascono nei sistemi di Industry 4.0 ed alle modalità per affrontarli.

La prossima tappa del roadshow Cyber Security sarà a Torino l'8 ottobre.

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