LUGANO - Il porcellino-salvadanio non va in pensione ma si digitalizza e si adatta al criptomondo, sotto le sembianze di un wallet hardware, una chiavetta che funziona da borsellino per criptovalute, pensata per i genitori che vogliono mettere da parte token per il futuro dei loro figli. Questa l’idea degli inglesi di Pigzbe che si è aggiudicata i 600mila dollari e la quotazione su uno dei maggiori exchange globali previsti per il vincitore di IcoRace, il contest per Ico che ha messo in palio un totale di un milione di dollari per le tre migliori idee innovative del mondo blockchain.
Alla gara per offerte iniziali di valuta, organizzata a Lugano da Eidoo insieme alla piattaforma Ico Engine, si sono presentati 160 progetti dai cinque continenti, dall’Europa fino al Sudafrica e all’Australia, che toccano i settori più disparati, dalla finanza alla sanità, dalle scommesse all’entertainment.
A Lugano, fuori concorso, si è presentato anche un team del Parlamento nigeriano per mettere a punto il lancio di una criptovaluta nazionale parallela che permetta di monetizzare parte delle riserve petrolifere e di mettere al riparo dalle fluttuazioni della volubile valuta ufficiale. Il progetto sta avanzando e i funzionari si sono presentati a Lugano per raccogliere consigli da chi di Ico ne sforna in continuazione.
Il loro progetto, però, è ancora sulla carta e non ha potuto essere tra le 160 Ico che hanno partecipato alla gara, la prima di questo genere, riservata a questa forma innovativa di finanziamento di startup su blockchain che ha preso piede lo scorso anno in tutto il mondo sull'onda della corsa lunga delle criptovalute.
Proprio a chi vuole informarsi sul mondo delle valute digitali è rivolta l'idea che ha vinto il secondo premio di 300mila dollari: un motore di ricerca tutto dedicato al mondo della blockchian, dalle informazioni alle pubblicità alle Ico, messo a punto dai canadesi di Metalyfe per aggirare i sempre più frequenti blocchi imposti dai social media sul mondo torbido delle criptovalute. Al terzo posto (100mila dollari) è stata proclamata Desico, piattaforma per il lancio e il trading di token in sicurezza e secondo le disposizioni di legge.
All’universo della finanza si rivolge l’Ico di NonZero, rivolta ai broker mediante un token che permette di condividere parte della loro fee con i trader per compensare le eventuali perdite di giornata.
In parte italiana è Xriba, che ha sede all'isola di Man, ma che è stata creata da Gianluca Massini Rosati, che è italiano anche se residente a Londra: la società fornisce servizi di contabilizzazione axziendale e certificazione, candidandosi a diventare una sorta di Cerved su blockchain, e ha lanciato proprio giovedì la sua Ico con l'obiettivo di raccogliere 19,5 milioni, compresi i 12 arrivati in fase di presale.
Un gruppo di ragazzi siciliani ha messo a punto un sistema alternativo a quello delle major per la gestione dei diritti musicali, con una piattaforma che distribuisce gli introiti pubblicitari tra l'artista, la piattaforma stessa e con l'ascoltatore, che verrà ricompensato per aver visualizzato lo spot. Ovviamente in token utilizzabili per acquistare canzoni e servizi sulla piattaforma di Bitsong, che si prepara a lanciare la sua Ico ma che già in presale ha raccolto un rotondo milione di dollari in 70 ore. Collegata alla piattaforma c'è una vera e propria etichetta che sta raccogliendo artisti emergenti cui fornisce dati trasparenti e certificati (dalla blockchain) su ascolti e download.
Il team è siciliano, ma la sede è a Malta, dal momento che l'isola, come già da tempo la Svizzera, sta mettendo a punto una regolamentazione più stringente per le Ico nel tentativo di mettere al riparo da truffe sempre in agguato in un mondo poco definito e trasparente come quello delle criptovalute. E per offrire un quadro più certo per investitori e innovatori.
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